Gli aiuti alle imprese

Recovery, Fanelli all’attacco: “Non conosciamo i progetti della Regione, siamo in ritardo”

L'affondo della capogruppo del Pd in Consiglio regionale contro il governatore Donato Toma: "Entro il prossimo 15 ottobre il Governo dovrà inviare a Bruxelles la finanziaria 2021 e la Regione è in ritardo"

Fra poco più di un mese – entro il 15 ottobre – il Molise dovrà far pervenire a Roma le schede relativi ai progetti da finanziare attraverso il Recovery Fund, il piano per aiutare la ripresa degli Stati membri dell’Ue, la cui economia è sprofondata in una crisi nera a causa dell’epidemia provocata dal coronavirus. 750 miliardi il fondo complessivo. L’Italia potrà ricevere 172,7 miliardi di euro, di cui 81,8 a fondo perduto e 90,9 in prestiti.

Di questi soldi – l’annuncio che proprio oggi (4 settembre) ha fatto il segretario del Pd Zingaretti – solo il 34% andrà al Sud.

Intanto il Molise ‘latita’, almeno per il capogruppo dei democratici in Consiglio regionale Micaela Fanelli: “Mentre il Governo italiano accelera sul Recovery Fund, lavorando sodo sui progetti di competenza italiana per anticipare in legge di bilancio – e quindi rendere immediatamente spendibili dal 1 gennaio 2021 – 20 dei 209 miliardi di euro complessivi, in Regione Molise c’è qualcuno che si sta occupando di studiare, scrivere ed inviare a Roma le nostre proposte? E se si, di cosa si tratta, per quali settori, con quali importi?”.

La consigliera regionale torna a sollecitare Toma e la sua Giunta, come aveva già fatto lo scorso luglio sulla programmazione di questi fondi straordinari perchè, incalza, “il tempo stringe, visto che per il prossimo 15 ottobre il Governo dovrà inviare a Bruxelles la finanziaria 2021 e le schede di progetto per spendere immediatamente il 10% dei fondi del Next Generation Eu, senza aspettare la scadenza del 30 aprile 2021. Ma da via Genova non arrivano segnali rassicuranti, anzi, non ne arrivano proprio.

Superata la prima scadenza orientativa del 15 agosto (nel più completo silenzio della Regione Molise) per il prossimo 9 settembre è fissata a Roma una nuova riunione al Ciae, il Comitato interministeriale per gli affari europei, dove si farà il punto sui progetti presentati dai Ministeri e soprattutto dagli enti locali. Finora ne sono arrivati 534, quanti dal Molise? È possibile saperlo o anche in questo caso – vedasi Contratto Istituzionale di Sviluppo – Toma ha deciso di fare (e peggio ancora, di sbagliare) tutto da solo?”.

Sono numerose le domande che Fanelli rivolge a Toma per fare chiarezza sui progetti che saranno presentati: “Dove sono le schede? Dove sono le valutazioni tecniche? Dove e come si vuole intervenire? Con quali tempi? Dov’è e come è orientato il lavoro dei vari assessorati? Sono state avviate le necessarie interlocuzioni con i Ministeri competenti? Dov’è il necessario ascolto e confronto con tutti gli stakeholder interessati? Ed infine, anche se si vuole escludere il Consiglio dai suoi compiti di programmazione e pianificazione strategica, è prevista almeno un’informativa precedente all’invio a Roma dei nostri progetti?”.

Infine le durissime accuse al governatore: “Restiamo, dunque in attesa, annunciando fin d’ora che non permetteremo a Toma e ai suoi assessori di dilapidare con l’ormai solita approssimazione tempo, soldi e occasioni che stanno per scadere e che non si ripresenteranno più, per promuovere, anche in Molise, la coesione economica, sociale e territoriale attesa da decenni e che ora, grazie all’Europa e al Governo italiano, è a portata di mano. Per tutte le regioni europee ed italiane, ma ancora non si sa se anche per il Molise. Dove Toma e la sua Giunta a trazione leghista, finora si sono distinti per essere arrivati sempre ultimi e sempre in ritardo, vedasi la Scuola, i Trasporti, la Sanità, le Infrastrutture, il Sociale, la programmazione europea e addirittura il superticket”.

Quindi l’invito – o meglio la sfida – al capo della Giunta regionale affinchè possa spiegare il lavoro fatto finora e portare in Consiglio le schede progettuali perchè “in ballo c’è il futuro del Molise e non solo la sua sola e personalissima certezza di poter e saper fare tutto da solo…alla fine, non azzeccandone nemmeno una”.

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