Rassegna internazionale

L’acquarellista molisana Giulia D’Aloia alla mostra ‘Jeux des couleurs’ di Parigi

Un’artista molisana a Parigi – “Attesa”, un acquerello di Giulia D’Aloia, alla grande rassegna artistica internazionale “Jeux des couleurs”.

Dal 22 al 27 settembre, nel quartiere di Saint-Germaine-des-Près, presso la “Art Gallery” Corrado Bortone (www.bortone-art.com), un selezionato gruppo di 15 artisti esporrà al pubblico i propri lavori. La mostra si svolge in un affascinante quartiere dall’atmosfera bohemien, notissimo in tutto il mondo, in cui sono vissuti artisti, ma anche scrittori e intellettuali che spesso sedevano, scrivendo e discutendo, nei suoi rinomati Café. Tra gli artisti selezionati per questa mostra, spicca il nome della giovane acquerellista molisana Giulia D’Aloia, di Montorio nei Frentani. Diplomata al Liceo Artistico di Termoli e dopo un Master in Graphic Design, Giulia ha continuato a coltivare l’arte dell’acquerello, sua antica passione sin dall’adolescenza.

Ha al suo attivo, alcune mostre in Molise e come cultrice della Body Art, in cui il corpo diviene il protagonista assoluto della produzione artistica, si è esibita in vari Comuni del Molise suscitando molta ammirazione.

quadro giulia d'aloia

Osservare la produzione acquerellistica di Giulia significa immergersi in quel mondo incantato della natura che per lei rappresenta la principale fonte di una profonda riflessione. I suoi lavori ad acquerello nei quali – a seconda di quello che si deve esprimere – lei inserisce anche tratti di “penna bic”, narrano del legame uomo-natura. Si tratta di dipinti che sottolineano spesso questa simbiosi, sovente dimenticata, spesso bistrattata e offesa proprio dagli uomini che invece dovrebbero proteggerla. Fortemente legata al mondo vegetale e alla terra, immersa nella campagna dove è nata e dove trascorre la propria vita, Giulia D’Aloia mostra nei suoi dipinti il frutto della sua intensa e sofferta riflessione sul mondo. In lei è infatti particolarmente intensa la convinzione di una corrispondenza simbolica tra enti naturali e verità spirituali, per cui la natura è un articolato repertorio di insegnamenti “morali”.

L’osservazione minuta dei segni che rinviene intorno a lei, scaturisce dal suo attento vagare per boschi, campi e torrenti nel corso delle variegate cromìe stagionali, che i suoi acquerelli stemperano nella delicata sfumatura delle velature, nella distribuzione apparentemente casuale delle màcule. I suoi delicati acquerelli, plasmati dal silenzio e dall’isolamento, sono complesse mappe emotive. Essi raccontano sinteticamente, senza sbavature, stati d’animo di vaga tristezza, sentimenti di inquietudine e di delusione, stemperati nella quieta gamma cromatica che Giulia predilige: dei verdi, degli azzurri, dei rosa…

Questa mostra parigina, nata dall’attenta selezione del critico d’arte Giuseppina Pecoraro e della Art advisor e Gallerista Loreta Larkina, premia il lungo lavoro di ricerca, di analisi e di riflessione di Giulia D’Aloia, una delicata acquerellista dell’anima.

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