Campobasso

Indennità aumentate, Gravina: “Con noi sono solo 5 assessori e hanno molte deleghe. Spesa totale inferiore al passato”

I costi della politica e le indennità aumentate agli assessori di Campobasso all'inizio della legislatura di Roberto Gravina (M5S): "Hanno più deleghe e sono solo 5, con noi si risparmia perché il costo complessivo è inferiore rispetto al passato"

Dopo averla preannunciata su facebook Roberto Gravina risponde all’articolo di Primonumero dal titolo Gli assessori di Gravina più ricchi dei loro predecessori. Il sindaco 5 Stelle aumenta le indennità dopo il taglio di Battista”. Con una nota inviata a tutte le redazioni il primo cittadino – che non smentisce affatto quanto scritto da questa testata, e cioè che a inizio legislatura ha effettivamente aumentato tra i 400 e i 500 euro le indennità alla sua giunta – prende spunto “per rendere note le spese della politica che il Comune di Campobasso ha sostenuto non solo nell’ultimo anno (fino ad agosto), ma sin dal 2015, confrontando anche, nello specifico, quelle risultate al termine del 2018, ultimo anno completo di gestione della scorsa Amministrazione a cui poter fare riferimento, con quelle del 2020.”

La sua sintesi è che i costi della macchina amministrativa non sono affatto aumentati. Cosa, peraltro, mai sostenuta nell’articolo di Primonumero che anzi ha chiaramente detto che l’aumento delle indennità non comportava un aumento dei costi rispetto all’amministrazione precedente.

Ad accompagnare la risposta del sindaco due tabelle contenenti le cosiddette spese della politica sostenute dal Comune di Campobasso negli ultimi anni.

confronto costi amministrazioni campobasso gravina

“Le tabelle ed i numeri in esse contenute – dice Gravina – hanno un pregio: esprimono delle cifre e sono facilmente comprensibili. E si sa, i numeri sono numeri. Da queste tabelle una cosa di certo la si evince chiaramente, – ha aggiunto Gravina – ovvero che quest’Amministrazione è ben lontana dall’aver contribuito all’aumento dei costi della politica; sia per quel che riguarda le indennità complessive di Sindaco e Giunta, sia per l’indennità del Presidente del Consiglio, sia per i gettoni di presenza per i consiglieri facenti parte del Consiglio Comunale, e sia infine per i gettoni di presenza per le attività dei consiglieri nelle Commissioni Consiliari. Leggendo i dati, le somme e le specifiche, si potrebbe dire tanto, io mi limito a dire che il totale delle spese più basso è proprio quello relativo al nostro mandato. Senza se e senza ma. Anche al netto del periodo legato al Covid ed alla sospensione delle attività consiliari”.

Poi, entrando nel merito del nostro articolo Gravina scrive: “È stato però obiettato che gli assessori guadagnano di più che in precedenza. I nostri assessori sono 5 e ognuno di loro ha più deleghe e settori su cui lavorare rispetto al passato. Un passato nel quale si è dovuti arrivare ad affidare 9 deleghe per via delle numerose “anime” della maggioranza; 9 deleghe, ripeto. E con il risultato di aumentare considerevolmente i costi complessivi. Altro che taglio dell’amministrazione precedente”.

tabella costi consiglio comunale campobasso

Anche queste due ultime riflessioni (giunta a nove e allargamento per niente indolore per le casse pubbliche) sono state ben evidenziate nel mai citato articolo di questa testata online.

“Ma ripeto, nonostante questo, le indennità complessive di sindaco e giunta, sono nettamente inferiori rispetto agli anni passati”.

Come è possibile? Il fatto è che ci sono assessori della sua squadra di governo (Luca Praitano e Simone Cretella) che continuano a lavorare da dipendenti percependo, dunque, metà dell’indennità prevista. Chi non sceglie di mettersi in aspettativa (conservi il posto ma non prendi lo stipendio) durante il mandato ricevuto dagli elettori intasca mezza indennità. Dunque non 2840 euro ma 1420 euro. A conti fatti un bel risparmio in termini complessivi, come dice Gravina.

Ridotti anche i costi delle commissioni consiliari “per il venir meno dei tanti capigruppo, soprattutto monocellulari, creati ad arte per garantire un certo numero di gettoni di presenza e per il venir meno delle commissioni convocate solo per maturare gettoni. Non mi dilungo oltre perché credo che i ragionamenti e le opinioni personali, così come le contrapposizioni politiche, abbiano sempre un senso e un valore. Un valore che però andrebbe sempre messo in diretta correlazione con la verità altrimenti cade ogni presupposto di confronto democratico, sui social come nella vita reale. Infine, legare questa vicenda alla questione referendum, – ha detto in conclusione Gravina – come qualcuno già sta provando a fare, è davvero fuori dalla realtà. Parlare di “nuova casta” per le amministrazioni locali – e di quella Gravina soltanto – non solo non è una notizia, ma è una vera e propria sciocchezza”.

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