Il caso

In Molise assente il pronto soccorso per animali feriti, associazione diffida Asrem

"Se entro i prossimi 20 giorni non si darà seguito alla missiva, ci rivolgeremo alle autorità giudiziarie", scrive Teresa Mauro, delegata regionale dell'associazione Stop animal crimes Italia

“L’altro grande nodo riguarda la difficoltà di attivare un pronto soccorso veterinario: il problema è serio perché quando ci sono incidenti non si sa a chi rivolgersi”. Lo aveva ammesso anche il direttore del Servizio regionale prevenzione, veterinaria e sicurezza alimentare Michele Colitti quando, qualche giorno fa, Primonumero aveva raccolto la denuncia dell’associazione Stop animal crimes Italia sui problemi legati al fenomeno del randagismo nella nostra regione.

In Molise non solo manca un pronto soccorso per gli animali feriti, ma ci sono altre carenze a cui spesso devono far fronte proprio le associazioni animaliste. Dove nasce il problema? L’Azienda sanitaria regionale (competente in materia) non osserva gli obblighi previsti dalle leggi regionali relative alla “Protezione dei cani ed istituzione dell’anagrafe canina”. A denunciarlo è Teresa Mauro, delegata regionale di Stop animal crimes Italia che torna alla carica: “Quasi quotidianamente riscontro che gli obblighi di legge vengano inadempiuti dall’Asrem: attualmente non c’è né una propria struttura pubblica di pronto soccorso o di ricovero per garantire agli animali trovati feriti sul territorio quegli interventi di prima stabilizzazione nè esistono rapporti di stabile collaborazione con gli ambulatori medico veterinari privati in regime di convenzione (alternativa specificamente prevista dalla norma)”.

Quindi, nel caso in cui non può intervenire il personale medico veterinario dell’Asrem che viene contattato dai volontari o dalle forze di Polizia per prestare soccorso ad animali feriti, la ‘patata bollente’ viene scaricata sugli stessi volontari che quindi devono far fronte di tasca loro alle spese previste per le terapie mediche degli animali feriti negli ambulatori veterinari privati, riferiscono ancora dall’associazione animalista.

E qui, in assenza di un pronto soccorso per gli animali feriti, i veterinari rischiano pure di ‘beccarsi’ una denuncia per abbandono o maltrattamento dal momento che “il più delle volte sono costretti a lasciare sul posto l’animale (agonizzante o ferito) al suo destino non potendo offrire ricovero e cura in una struttura adeguata ad hoc”, aggiunge Teresa Mauro.

“Questa situazione è inaccettabile ed è contraria non solo alla normativa regionale che attribuisce precisi obblighi all’Asrem, ma anche a specifiche norme penali, oltre ai più generali e basilari principi del nostro ordinamento in materia di benessere degli animali da affezione”.

Alla luce di queste inadempienze, la ‘Stop animal crimes Italia’ ha presentato formale diffida in una lettera inviata all’Azienda sanitaria regionale e per conoscenza al presidente Toma e al direttore del Servizio veterinario regionale Colitti. “Se entro i prossimi 20 giorni non si darà seguito alla missiva, ci rivolgeremo alle autorità giudiziarie – scrive ancora Teresa Mauro al fine della verifica, accertamento e sanzione di ogni forma di responsabilità (penale, erariale ed amministrativa, sia del singolo medico veterinario che dell’ente nella sua totalità) sui gravi inadempimenti descritti”.

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