Nelle due settimane a cavallo di Ferragosto la notizia era la notizia più gettonata. Si parla dei ritardi ‘tartarugheschi’ del ripristinato treno Campobasso-Termoli, definito addirittura famigerato per la lentezza con cui copriva i chilometri che separano il capoluogo dall’Adriatico. Ebbene, tutto ciò sembra essere diventato un lontano ricordo. I ritardi sono sempre più diminuiti fino a sparire. Ma non diciamolo troppo forte altrimenti l’incantesimo potrebbe svanire.
Scherzi a parte, la situazione è notevolmente migliorata. Per non dire normalizzata. Dall’ultima settimana di agosto in poi i treni – monitorati quotidianamente nei diversi orari e in stazioni differenziate – sono diventati orologi svizzeri per puntualità mandando a quel paese, finalmente, le lumache dei primi giorni. Fin dal 9 agosto, giorno dell’inaugurazione che da svolta si trasformò in autentico flop.
Fu un colpo al cuore, dopo ben quattro anni di attesa. La media di ritardo era di settanta-ottanta minuti. Quando andava bene erano 25. Ma come mai? Beh, parte della svolta è dovuta all’impiego anche dei ‘Minuetto’, treni più moderni rispetto ai datati Aln 663. Ma anche ai diversi interventi di Rfi e Trenitalia che si sono susseguiti in questi giorni.
Insomma, al tirar delle somme le cose sembrano andare nella direzione giusta. La celebre pagina facebook ‘Il binario 20 bis’ ha celebrato i cinque minuti di anticipo con cui è arrivato l’altra sera a destinazione. La speranza è che i commenti ironici possano finalmente essere spazzati via da una sana normalità. Che impiega comunque un’ora e cinquanta, non lo dimentichiamo.
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