Comunicazione elettorale

Contucci: “Rete idrica e strade sicure. Soluzioni pronte votando Montenero coraggiosa”

Simona Contucci, candidato Sindaco per la lista n. 2 “Montenero Coraggiosa”, la campagna elettorale sta entrando nel vivo. Cosa si sente di promettere ai suoi elettori?

Le promesse irrealizzabili le lascio agli altri. Io da amministratrice sento la responsabilità della verità. Il momento è difficile. La crisi economica che arriverà in autunno a causa della pandemia sarà dura, devastante. Impatterà sulle famiglie, sui lavoratori, sulle imprese. Non possiamo permetterci di avere in Municipio persone inesperte che sognano e promettono cose utopistiche e al momento insensate, senza premunirsi di dire con quali soldi le vogliono realizzare. Persone che non conoscono nulla delle pratiche aperte, degli iter amministrativi avviati, del modo di reperire i fondi regionali e nazionali. Il rischio è che dopo una notte piena di sogni fantastici, ci si risvegli al mattino senza nulla in mano a dovere affrontare la dura realtà. Sarebbe tragico per Montenero se tutto si fermasse proprio quando ci sarebbe più bisogno di quella esperienza amministrativa necessaria per accelerare le pratiche aperte e portare a casa le risorse finanziare che il nostro paese merita e per l’ottenimento delle quali abbiamo già lottato.

 

A cosa pensa in particolare?

Alla rete idrica e alla riapertura delle strade. Abbiamo fatto importanti passi in avanti per reperire fondi per il rifacimento della rete idrica comunale; poi ci sono i fondi per riaprire e rendere percorribili e sicure tutte le strade provinciali che portano a Montenero, per cui ho lavorato senza risparmio. Questi due aspetti non possono essere messi in mano a chi, pur di condurre una battaglia ideologica fine a sé stessa, potrebbe rallentarne la realizzazione.

Posso quindi affermare con assoluta tranquillità d’animo che, nel solco degli impegni che ho sempre preso e mantenuto nel corso del mio mandato amministrativo, continuerò ad avere cura nel prossimo futuro degli interessi dei miei concittadini, al fine di portare risultati concreti sugli aspetti già citati e su altri argomenti inseriti nel nostro programma.

 

Lei parla di crisi economica con un impatto sulla società?

Le politiche sociali spesso vengono utilizzate come una bandierina ideologica dai nostri avversari, ma poi senza un impegno costante e consapevole all’interno degli ambiti territoriali sociali si perdono risorse e occasioni per aiutare davvero le famiglie in difficoltà. Avremo cura di avviare una campagna di ascolto sul territorio per individuare e sostenere con i mezzi necessari tutte le famiglie che si dovessero trovare in una situazione di difficoltà economica, non solo a causa della pandemia. Collaboreremo con le organizzazioni e le associazioni presenti sul territorio per favorire finalmente la nascita di una struttura che possa essere di aiuto e supporto a chi ne ha bisogno, grazie alla presenza di figure idonee e qualificate. Riapriremo la Consulta dei giovani. Ci impegneremo per abbattere le barriere architettoniche. Ma occorrono risorse per realizzare questi progetti. Noi sappiamo come poter reperire queste provviste finanziarie.

 

I giovani vanno via, il Molise si spopola. Cosa intende fare per i giovani di Montenero?

Nell’era industriale, la forza gravitazionale dei grandi centri urbani ha spopolato i piccoli paesi. I giovani, i neolaureati, le persone in generale hanno cercato la propria realizzazione lavorativa e di vita lì dove c’erano più opportunità. La pandemia ha fornito l’occasione per farci comprendere che la tecnologia e la rete sono mature per ribaltare questo schema. C’è una fascia di lavoratori che possono fare a meno di recarsi in ufficio e lavorare meglio, essere più produttivi, inquinando meno grazie al fatto che non c’è più bisogno di raggiungere il luogo di lavoro con l’auto o i mezzi. Tanti con lo smartworking hanno scoperto che la produttività aumenta, aumenta il risparmio delle famiglie e che si può tornare nei paesi di origine restando assunti dalle multinazionali di Milano o Londra. Su questa nuova dinamica sociale ed urbana presto lanceremo una proposta specifica per rendere Montenero pronta a divenire un paese modello e competitivo, capace di accogliere questi nuovi lavoratori e su questa prospettiva creare una nuova economia.

 

Un’ultima domanda: è finalmente giunto il momento di cambiamento radicale a Montenero, sarà lei la prima donna sindaco?

Il vero cambiamento di cui tanti parlano, non è cambiare semplicemente lo schieramento alla guida del nostro paese. Non è neanche scegliere per la prima volta nella storia di Montenero una donna come sindaco, anche se questo forse sarebbe un cambiamento ben più radicale e autentico. Il vero cambiamento è tornare a dare un senso al nostro essere una comunità che crede nei valori della democrazia e dello stare insieme. Del resto nel momento del bisogno, e questo è davvero un momento particolare con la pandemia in corso, ci si affida a chi sa prendersi cura dell’altro. E le donne in questo hanno una dote innata. Ma non chiedo un voto perché sono donna. Chiedo un voto perché con coraggio saprò indicare insieme ai candidati della mia lista una strada nuova per conquistare un altro pezzo di futuro per la nostra comunità.

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