Il lutto e lo choc

A 34 anni strappato alla vita da un tumore: ciao Pietro Sanzò, sportivo dal sorriso contagioso

Non ce l'ha fatta il ragazzo originario di Ferrazzano e conosciutissimo a Campobasso che lottava da qualche mese con un male terribile. Ha amato il calcio: milanista, rossoblù e sul campo, da arcigno difensore. Un dolore indescrivibile per la mamma Paola, le sorelle Francesca e Federica e il fratello Angelo. Mondo del pallone in lutto. Migliaia i messaggi di cordoglio sulla sua pagina facebook. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio al campo sportivo di Ferrazzano.

Un male incurabile, si dice. Una bestia crudele che non guarda in faccia a nessuno. E non c’è età che tenga. Si è spento a soli 34 anni Pietro Sanzò, ragazzo originario di Ferrazzano e molto conosciuto anche a Campobasso, dove risiedeva con la famiglia da anni. Una notizia tristissima, che rende inutile ogni parola, ogni tentativo di provare a spiegare. Un maledetto tumore al cervello l’ha strappato via alla famiglia, alle centinaia di amici che in queste ore lo ricordano con grande affetto.

Pietro amava profondamente il calcio, sia quello praticato sia quello da guardare. Milanista doc, seguiva con trasporto pure le partite del Campobasso. Era un ragazzino quando ha iniziato a correre dietro alla palla, scoprendosi discreto difensore nei campionati regionali, fino all’Eccellenza. Cresciuto nelle giovanili del Ferrazzano, a casa sua, con i biancoverdi ha militato nel torneo di Promozione.

Ha indossato le maglie dell’Oratoriana Limosano, del Trivento, del Toro. E in queste ore compagni di squadra e allenatori gli rivolgono messaggi carichi di affetto, bei ricordi e emozione. Come quelli che gli giungono da chi ha lavorato gomito a gomito con lui: prima al Gandalf, pub di via Ferrari, poi nella sua attività commerciale, ‘Paff’, nei pressi della Madonnella, sulla strada che porta all’ospedale Cardarelli.

I suoi sorrisi, al di là di ogni retorica, erano contagiosi. E lui ne dispensava parecchi. Ultimamente aveva scoperto la passione per il ballo, per la salsa e la bachata in modo particolare. Ma nelle ultime settimane si è dovuto arrendere – dopo aver lottato tenacemente – alla cattiveria di un male che ti annienta nel giro di pochissimo tempo.

Tra i tanti messaggi, quello dell’associazione dei tifosi ‘Passione Rossoblù’: “Oggi Campobasso si sveglia con una tristissima notizia. Il giovanissimo Pietro Sanzó, ci lascia a soli 34 anni, a causa di quel maledetto male incurabile. Pietro, grande tifoso e appassionato del lupo, lascia un vuoto incolmabile anche nel cuore di chi non lo conosceva. Il direttivo e l’associazione tutta, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari. Riposa in pace Pietro”.

La commozione di mister Carmine Rienzo: “In questo momento non ci sono parole, ciao Pietro, ragazzo mio che la terra ti sia lieve e che il Signore ti accompagni nel nuovo mondo. r.i.p. ti porterò sempre dentro di me”. E poi i compagni, gli amici, i semplici conoscenti che hanno letteralmente invaso la sua bacheca su facebook.

Una notizia choc, di quelle che non vorresti sfiorare neanche nei peggiori incubi. Per questo il pensiero più forte non può che andare alla mamma Paola, alle sorelle Francesca e Federica, al fratello Angelo, devastati da un dolore indescrivibile, un vuoto che non sarà possibile colmare. Aveva perso il papà Nicola qualche anno fa.

I funerali si svolgeranno al campo sportivo di Ferrazzano domani pomeriggio, 24 settembre, alle ore 16, per permettere a chi volesse di partecipare in maggiore sicurezza. Il sindaco Cerio è sconvolto  e a stento trattiene la commozione: “Siamo distrutti da questa bruttissima notizia, Pietro era fortemente legato a Ferrazzano, era un ragazzo d’oro, ha anche giocato qui. Per i funerali, abbiamo pensato in accordo con la famiglia di farli al campo sportivo, che era anche un po’ la seconda casa di Pietro”.

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