Campobasso

Striscioni contro Enzo Luongo: ferma condanna di Sindaco, Ordine Giornalisti e Assostampa

Comune di Campobasso e Assostampa Molise si schierano col giornalista Enzo Luongo e condannano fermamente quanto accaduto in città dove sono comparsi striscioni minacciosi e offensivi a lui indirizzati.

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“Questa mattina, in diverse zone della nostra città – scrivono dal Comune -, sono stati segnalati e fotografati striscioni che inneggiano all’odio per un uomo e un giornalista che ha subito questo trattamento e questa vera e propria gogna pubblica, per il solo motivo di essere stato presente in un luogo della città a documentare, come la sua professione richiede, un accadimento che, fra le altre cose, ha comportato l’intervento delle forze di polizia.

“Campobasso non può restare in silenzio dinanzi ad un atto del genere. L’Amministrazione comunale tutta rifugge da atteggiamenti che, oltre ad essere lesivi dell’immagine di un singolo professionista, sono lontani anni luce dallo spirito e dall’anima della nostra intera comunità cittadina”, così il sindaco Roberto Gravina.

Ad Enzo Luongo, nonché alla testata di Telemolise, va la solidarietà non solo delle istituzioni, ma quella di tutta la città e, come è giusto che sia, toccherà agli organi preposti indagare in merito a quanto accaduto e accertare le responsabilità che emergeranno.”

striscione enzo luongo infame

Ad esprimere solidarietà per l’episodio che ha visto, suo malgrado, protagonista il giornalista di Telemolise è anche l’Assostampa. “L’Associazione della stampa del Molise esprime vicinanza al collega Enzo Luongo, alla sua famiglia e all’emittente Telemolise, per le scritte minacciose comparse questa mattina a Campobasso nei pressi della redazione centrale della televisione, dell’abitazione del giornalista e in diversi quartieri della città.

Luongo ha riportato in un servizio la testimonianza di quanto accaduto due sere fa, in Via Ferrari, in pieno centro del capoluogo, quando alcuni sostenitori del Campobasso Calcio, senza mascherina, hanno dato vita ad assembramenti e acceso fumogeni, rendendo la strada impraticabile e spaventando le persone presenti nella zona. Cori, minacce e comportamenti incivili perpetrati anche in presenza delle forze dell’ordine, accorse dopo la segnalazione.

Il sindacato dei giornalisti dunque stigmatizza l’accaduto e sollecita il Comune di Campobasso e le autorità a rafforzare la vigilanza a tutela dell’ordine pubblico e dell’incolumità dei cittadini.

“Auspichiamo che i responsabili degli accadimenti, soprattutto gli autori delle minacce nei confronti di Enzo Luongo e di Telemolise, siano identificati al più presto – ha sottolineato il presidente dell’Assostampa del Molise, Giuseppe di Pietro –. Nel caso di una eventuale contestazione penale, preannuncio che saremo parte del processo con la costituzione di parte civile”.

 

L’ordine dei giornalisti del Molise esprime, a sua volta, piena solidarietà al collega, con una nota del presidente Pina Petta e dei consiglieri nazionali Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone.

“Certi atteggiamenti non devono trovare terreno fertile, e vanno condannati in maniera decisa. Le minacce al collega Enzo Luongo sono inqualificabili. Ci auguriamo che i responsabili siano identificati perché si tratta di un atto inaccettabile che non deve restare impunito. È necessaria la massima attenzione per garantire la libertà di stampa e il diritto dei cittadini di essere informati.

Per questo esprimiamo piena e incondizionata solidarietà al collega Enzo Luogo e alla redazione di Telemolise per i gesti intimidatori compiuti dopo la realizzazione e messa in onda di un servizio di cronaca. Queste persone non riusciranno a far indietreggiare nemmeno di un millimetro tutti i colleghi e le testate impegnati a garantire una corretta e libera informazione. L’ordine sarà sempre al loro fianco perché i social non possono essere considerati una zona franca. Le regole dello stato di diritto vanno rispettate anche in rete. L’emergenza nel settore dell’informazione rappresenta  l’emergenza “democrazia”. Per questo nessuna minaccia e nessuna intimidazione, nessuna forma di degrado culturale potranno mettere a tacere giornali e giornalisti. Non resteremo fermi dinanzi alla prepotenza di chi tramite i social media,  minacce e frasi scritte tenta di chiudere la bocca o limitare la penna dei giornalisti”.

 

Solidarietà anche da parte del consigliere regionale, nonché segretario, del Pd Vittorino Facciolla. “Al giornalista Enzo Luongo e al Telemolise va tutta la solidarietà del Partito Democratico del Molise. E’ inaccettabile l’attacco che il professionista sta subendo solo per aver fatto il suo dovere di cronista, per aver raccontato tramite un servizio video i fatti che si sono svolti a Campobasso e che hanno visto la presenza di tifoserie ultras da un lato e forze di Polizia dall’altro.

Sono certo che gli inquirenti stanno svolgendo al meglio il loro lavoro e che troveranno i responsabili di un gesto così vigliacco così come sono certo che, solo se ognuno di noi cittadini e istituzioni, smetterà di far finta di non vedere ed inizierà a condannare simili atteggiamenti, allora sì che potremo sperare in un futuro migliore per i nostri figli”.

 

Anche il Capogruppo della Lega al Comune di Campobasso Alberto Tramontano esprime viva solidarietà nei confronti del giornalista Enzo Luongo, “vittima di una indegna e vigliacca intimidazione.
La libertà di stampa è uno dei principii cardine della Repubblica italiana e non può essere messo in discussione da pochi  vigliacchi facinorosi.
Solidarietà anche all’emittente Telemolise che, insieme alle altre testate giornalistiche locali, rappresenta un baluardo per l’informazione libera nel nostro territorio”.

 

 

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