Termoli

Partecipazione Democratica insiste: “Alleanza Pd-M5S parta da riconoscere errore Tunnel”

L’ associazione Partecipazione Democratica Termoli del PD insiste nel chiedere una alleanza fra i dem e il Movimento Cinque Stelle e suggerisce di includere anche il gruppo di Termoli Bene Comune che fa riferimento a Marcella Stumpo in Consiglio comunale.

“L’alleanza a Termoli fra il PD e il M5S, allargata anche al gruppo locale di Termoli Bene Comune, può far partire una nuova stagione con grandi opportunità per la città. Trasparenza amministrativa, onestà, lotta al clientelismo e alla corruzione, ambiente e sviluppo sostenibile sono solo alcuni dei punti in comune fra queste forze politiche” afferma in una nota Francesco Mollaretti.

Il primo punto, a suo dire, è riconoscere l’errore di aver puntato sul cosiddetto ‘Tunnel di Termoli’. “Per far nascere questa alleanza è necessario da subito affrontare con chiarezza e onestà le cause di contrasto del passato. È necessario archiviare definitivamente, primo fra tutti, lo scontro relativo al Progetto di riqualificazione del centro, dai più conosciuto come “il tunnel”.

Una gran parte dei cittadini e degli elettori del PD ha assistito con sconcerto alla gestione di questa storia che ha diviso la città per 5 anni senza portare ad alcun risultato reale.

A questo riguardo il dialogo fra PD, M5S e Termoli Bene Comune dovrebbe partire sulla base di due argomenti oggi inoppugnabili, perché dimostrati dai fatti, e condivisibili: i 5 milioni di euro di finanziamento andavano spesi per numerosi interventi più sostenibili distribuiti in tutta la città, a partire dalle periferie lungamente trascurate in passato, invece che bloccati su un unico rischioso e faraonico progetto.

Un investimento così impattante sul futuro della città e così divisivo andava sottoposto al referendum cittadino richiesto dai comitati civici ed è stato un grave errore della passata amministrazione ostinarsi contro la consultazione popolare di indirizzo, in primo luogo perché non bisognerebbe mai temere l’espressione democratica dei cittadini, e in secondo luogo perché quella stessa ostinazione ha poi portato allo scontro e al fallimento completo del progetto”.

Mollaretti delinea quindi un percorso comune. “Siamo consapevoli che il percorso di avvicinamento fra queste forze politiche non può e non deve essere né frettoloso né superficiale. È necessaria una discussione interna a ciascuno di questi gruppi per giungere alla condivisione di idee concrete per la città, non solamente di sigle e persone.

Noi di Partecipazione Democratica non abbiamo la pretesa di risolvere tutti i problemi con queste poche righe, né vogliamo intervenire nel dibattito interno agli altri gruppi, a cui assistiamo con rispetto, ma rappresentiamo una parte del PD e vogliamo qui rivolgerci pubblicamente all’intero nostro partito, ai suoi elettori, ai cittadini e ai simpatizzanti lanciando un invito preciso: fare proprie queste posizioni di partenza, smettere di discutere del passato e guardare al futuro per iniziare a costruire un’alternativa forte e credibile per la città, finalmente in linea con quanto il PD sta già facendo a livello nazionale”.

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