Campomarino

Ricorso del Comune per i migranti allo Sweet Dreams, il Tar dà ragione alla Prefettura

Il Tar Molise si è pronunciato sulla vicenda migranti allo Sweet Dreams, centro di accoglienza a Campomarino Lido. E ha dato ragione alla Prefettura, negando dunque la sospensiva richiesta dal Comune di Campomarino, contrario alla decisione di allocare lì 83 dei 171 migranti giunti da Lampedusa al Molise.

L’istanza è stata respinta perchè il Tar non ha ravvisato i requisiti dell’estrema gravità e di urgenza. Gli 83 migranti, poi diminuiti in seguito all’allontanamento di 32 di questi, possono restare nella struttura di accoglienza sulla SS 16.

Il primo cittadino Silvestri si era da subito opposto alla decisione e la sua Giunta aveva deciso per un immediato ricorso alla Giustizia Amministrativa. Ma è stata respinta dal consigliere delegato Marianna Scali la istanza cautelare avanzata dall’avvocato Massimo Romano per conto del Comune Campomarino.

La Giunta Silvestri aveva chiesto l’annullamento previa sospensione della decisione assunta dalla Prefettura di Campobasso – Ufficio territoriale del Governo, con la quale il 31 luglio sono stati collocati 83 migranti nella struttura (fino a poco tempo fa Cas) del lido della cittadina costiera.

Queste le motivazioni addotte dal Comune che si è fermamente opposto al provvedimento della Prefettura. “La suddetta collocazione è suscettibile di determinare gravissimi problemi per il Comune di Campomarino, anche quale ente esponenziale della comunità, sia per la pubblica e privata incolumità, posto che l’ubicazione della struttura sulla Strada S.S. 16 Km 551 è assolutamente rischiosa per oggettivi e di insuperabili criticità nella sicurezza stradale così come comprovata da recenti gravissimi incidenti mortali verificatisi nel tratto antistante il sito, sia a livello igienico sanitario, vista l’inadeguatezza dei presidi sanitari territoriali tanto più insufficienti nel periodo estivo in cui la popolazione aumenta esponenzialmente per la presenza di turisti”.

Ma il Tar Molise ha rilevato che la struttura è idonea, come confermato dall’Asrem in data 4 agosto, e che i soggetti risultati positivi si trovano in un Comune (Campolieto) che dista 60 km. “Gli altri richiedenti che hanno avuto contatto con i soggetti predetti (positivi, ndr) sono tutti sottoposti al regime della quarantena per 14 giorni e della sorveglianza”.

Fermo restando il rispetto della normativa in materia di contrasto al Covid-19, i migranti al Lido resteranno al momento dove si trovano. La trattazione collegiale in camera di consiglio è fissata al 23 settembre.

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