La storia

2mila chilometri in bici per ‘toccare’ i 136 comuni del Molise: “La nostra terra è un quadro impressionista”

L'avventura del cicloamatore Gaetano Di Criscio, partito da Bojano il 31 maggio e arrivato a Macchia d’Isernia il 2 agosto. Due mesi di pedalate, intervallate da soste e bella accoglienza soprattutto in alcuni posti: “Colpito particolarmente dal tramonto stupendo che ho ammirato tra Montelongo e Montorio nei Frentani. Ma ogni angolo del Molise ha qualcosa da raccontare e finalmente ho messo in pratica un’idea che avevo da tempo”.

Gaetano Di Criscio

Un viaggio durato due mesi, duemila chilometri, migliaia e migliaia di pedalate, sudore e fatica a volontà. È la storia di un ciclista speciale, Gaetano Di Criscio, che ha voluto sfidare se stesso: ‘toccare’ tutti i 136 comuni del Molise. L’impresa è riuscita, il coraggioso sportivo nativo di Riccia e residente da anni a Bojano ce l’ha fatta e in poco più di 60 giorni ha girato la nostra piccola, grande, regione in sella alla sua bicicletta. E ha aggiornato quotidianamente il suo ‘diario di bordo’, con località raggiunte e relative recensioni.

Il Giro del Molise

Il cicloamatore spiega che “era un’idea che avevo in mente da tempo e subito dopo il lockdown ho deciso di metterla in pratica”. Il motivo? “Volevo conoscere e far conoscere il mio Molise, il nostro Molise bellissimo, con le sue strade interpoderali e i suoi paesaggi che sembrano ci facciano vivere in un quadro impressionista”. Un’immagine che calza davvero a pennello.

Il Giro del Molise

L’avventura è partita il 31 maggio, proprio dal centro matesino. Seconda tappa San Polo Matese, dove Gaetano lavora. Tanta montagna, aria fresca e salubre, per poi ridiscendere a valle fino a Campochiaro, Guardiaregia e Colle d’Anchise e virare in direzione capoluogo, passando per Vinchiaturo, Baranello, Busso e Oratino. Campobasso però può attendere: prima il Molise interno, da Spinete a Sant’Elena Sannita passando per Frosolone, Castropignano, Fossalto.

Il Giro del Molise

Un viaggio nella natura, a contatto con i boschi, i laghi, il mare, la collina e l’altissimo Molise. Dal fresco di giugno al ‘solleone’ tra fine luglio e inizio agosto. Sempre pedalando, come se non ci fosse un domani. Nel giorno della Festa della Repubblica tappa a Sepino-Altilia, con le sue bellezze antichissime, e poi San Giuliano del Sannio, Cercemaggiore, per arrivare nel suo paese natale, Riccia, e nei centri a confine con la Puglia. E ancora, Sant’Elia, Casacalenda e il Fortore (Bonefro-Santa Croce di Magliano-San Giuliano di Puglia-Rotello).

Il Giro del Molise

“Preferisco il sole e il caldo alla pioggia e al vento – confessa Gaetano che comunque non smentisce la fatica accusata negli ultimi giorni con le temperature arrivate a superare i 35 gradi –: è stata tosta, molto faticoso pedalare con quel caldo, ma sempre meglio che doversi riparare dall’acqua…”.

Il Giro del Molise

Il tragitto di avvicinamento alla costa parte da Larino, il 5 giugno, poi Ururi, San Martino, Portocannone, per arrivare a Campomarino, Petacciato e Termoli. E Montenero, San Giacomo e Guglionesi (46esimo comune raggiunto). Di Criscio torna verso l’interno, attraversando Montecilfone, Palata, San Felice, Montefalcone per giungere a Civitacampomarano. L’8 giugno Guardialfiera, Lupara, Lucito e Castelbottaccio.

Il Giro del Molise

Cosa gli è rimasto nel cuore? “Tutti e 136 i comuni mi hanno lasciato qualcosa. Certo, in qualcuno mi sono trovato meglio, qualche altro mi ha colpito maggiormente. Sono rimasto affascinato, per esempio, dal tramonto spettacolare ammirato tra Montelongo e Montorio nei Frentani. Oppure dai campi di papaveri e di grano dalle parti di Campolieto e Matrice. Ma ho ricordi bellissimi in Alto Molise, sulla costa, a Ururi, a Campobasso”.

Il Giro del Molise

Prima di giungere a Campobasso il 12 giugno, toccati diversi centri limitrofi: da Campolieto a Matrice, da Campodipietra a Toro, fino a San Massimo, Roccamandolfi, e l’ingresso nel capoluogo, nella “Città dei Misteri”. Successivamente, passando da Trivento e Salcito, Duronia e Limosano, l’entrata in provincia di Isernia (Bagnoli del Trigno e Civitanova), fino a Isernia raggiunta il 21 giugno. Qualche giorno di pausa, poi è la volta di Castelpetroso e Santa Maria del Molise. Il 27 inizia il tour in Alto Molise, il paese numero 100 è Castelverrino, Agnone affascina molto Di Criscio.

Il Giro del Molise

Per quanto riguarda l’accoglienza e lo spirito di solidarietà, il nostro super ciclista si dice in linea di massima soddisfatto: “Il più delle volte ho trovato persone ospitali. Ricordo con piacere che a Pozzilli mi hanno offerto la birra appena sono arrivato e anche da mangiare e da dormire per la notte. Emozioni indelebili, del resto facendo in media 4-5 paesi al giorno è inevitabile non restare affascinati dal bello che ci circonda”.

Il Giro del Molise

Luglio viene inaugurato con la tappa di Carpinone, cascate comprese, per proseguire con l’affascinante Pesche, arroccata sulla montagna di fronte a Isernia, poi Miranda e Sesto Campano, paese più a ovest del Molise. Montaquila, Monteroduni prima di Venafro. Una escalation di emozioni, posti suggestivi, dal mare al lago passando per i fiumi del Molise. E l’ultima tappa vissuta a Macchia d’Isernia, 136esimo comune raggiunto.

Il Giro del Molise

“Sono stati due mesi incredibili, che mi hanno fatto conoscere angoli, storie, strade, paesaggi di un Molise vero e genuino” conclude Gaetano Di Criscio.

Foto Gaetano Di Criscio

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