Gli aggiornamenti

I contagi si impennano, ma non in Molise: 4 guariti, si spegne il focolaio di Pesche. Dimesso il kosovaro ricoverato in Infettive

Quinto giorno consecutivo senza nuovi contagi come emerge dall'ultimo bollettino dell'Azienda sanitaria. Il Molise e la Valle d'Aosta sono le uniche regioni italiane in cui non si riscontrano altri positivi al Sar-Cov-2. Tre guariti anche nel cluster venezuelano di Campobasso.

Il focolaio di Pesche si è spento. È guarito ed è stato dimesso dall’ospedale Cardarelli di Campobasso il kosovaro ricoverato in Malattie Infettive lo scorso 25 luglio: forse lo ricorderete, qualche giorno prima (il 12 luglio) era rientrato assieme alla famiglia dal Paese dei Balcani più o meno nel periodo in cui il Ministero della Salute aveva dichiarato il Kosovo tra i Paesi a rischio contagio bloccando i collegamenti.

L’uomo era tornato in Molise, più precisamente a Pesche, paese della provincia di Isernia in cui risiede con la famiglia. Dopo 16 giorni di ricovero, il kosovaro è potuto tornare a casa e riabbracciare i suoi cari, dichiarati ufficialmente guariti dall’autorità sanitaria un paio di giorni fa.

Al tempo stesso l’ospedale di Campobasso torna ad essere covid free. Sono le prime due notizie positive nel quinto giorno consecutivo senza nuovi contagi riscontrati nella nostra regione. Una situazione che si discosta totalmente a quanto sta avvenendo nel resto del Paese: il Molise e la Valle d’Aosta oggi sono le uniche due regioni senza nuovi contagi. In tutta Italia infatti anche oggi (11 agosto) si assiste ad un’impennata dei casi di positività al Sars-cov-2: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 412 nuovi contagi e 6 decessi.

La terza buona notizia diramata dall’Asrem riguarda il cluster venezuelano: tre persone che avevano contratto il coronavirus dopo essere entrati in contatto con la famiglia sudamericana ospite del convento della chiesa di Sant’Antonio di Padova hanno superato l’infezione. Oltre al kosovaro di Pesche, dunque, sui 160 tamponi processati nelle ultime 24 ore si registrano altre tre guarigioni all’interno del focolaio venezuelano scoppiato a Campobasso intorno alla metà di luglio, il più numeroso tra i cluster di importazione registrati questa estate nella nostra regione.

Nel capoluogo quindi diminuisce il numero delle persone che hanno contratto il virus sono attualmente 21. Quattro invece sono a Isernia. Restano poi positivi il carabiniere di Ururi e il militare rientrato dal Kosovo di Bojano, così come i due tunisini di Campolieto.

 

Il bollettino dell’Asrem dell’11 agosto:
– 29 i casi attualmente positivi (25 nella provincia di Campobasso, 4 in quella di Isernia e 0 di altre regioni)
– 479 sono i tamponi positivi (392 nella provincia di Campobasso, 67 in quella di Isernia e 20 di altre regioni)
– 28265 i tamponi eseguiti di cui 26680 negativi. 1178 i tamponi di controllo
– All’ospedale Cardarelli di Campobasso nessun ricoverato in Malattie Infettive e in Terapia Intensiva
– Sono 29 i pazienti in isolamento domiciliare (25 della provincia di Campobasso, 4 della provincia di Isernia) o dimessi dalla struttura ospedaliera in quanto asintomatici e clinicamente guariti (0)
– 427 pazienti dichiarati ufficialmente guariti (351 della provincia di Campobasso, 58 di quella di Isernia e 18 di altre regioni)
– 23 i pazienti deceduti con Coronavirus (16 della provincia di Campobasso, 5 di quella di Isernia e 2 di altra regione)
– 570 le visite domiciliari effettuate dalle Usca (311 Bojano, 107 Larino e 152 Venafro)
– 46 soggetti in isolamento e/0 in sorveglianza

 

Questa la mappa aggiornata del contagio in Molise
CAMPOBASSO 21  – ISERNIA 4 – CAMPOLIETO 2 – URURI 1 – BOJANO 1

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