Rotta tunisina

Lampedusa al collasso, il Molise dà una mano e accoglie 50 migranti: andranno a Campolieto

Scartata la struttura di Campomarino a causa della presenza di extracomunitari positivi al Covid. Difficile la gestione della quarantena nel centro di Isernia dal quale i migranti continuano a fuggire. Il senatore Ortis chiede al Ministro l'invio dell'esercito a supporto delle forze dell'ordine

Altri migranti in arrivo nelle prossime ore in Molise. Nonostante i trasferimenti eseguiti nei giorni scorsi, l’hotspot di Lampedusa è di nuovo al collasso con circa 700 persone rispetto ad una capienza di 192.

E ci sono anche gli ultimi 200 tunisini giunti, stanotte, con 5 diversi barchini, quattro dei quali sono approdati in maniera autonoma sulla costa. Dunque in queste ore si lavora per organizzare i centri di accoglienza che possano accogliere un numero di migranti utile a ripristinare un minimo di normalità proprio presso l’hotspot di Agrigento.

Tra le regioni che dovranno accogliere gli extracomunitari approdati sulle coste italiane anche il Molise come è accaduto il 31 luglio scorso. Sono cinquanta i migranti, perlopiù tunisini, che dovrebbero arrivare in regione, con destinazione il centro di accoglienza di Campolieto. Questa sarebbe l’unica struttura in grado di poter accogliere un numero simile di persone.

Sarebbe stata scartata, infatti, l’ipotesi di Campomarino a causa della presenza dei pazienti positivi al covid. A Isernia invece gestione difficile della quarantena cui sono sottoposti gli extracomunitari, molti ieri sono fuggiti dal centro di accoglienza per poi farvi rientro in serata. Allo stato mancherebbe soltanto un nome all’appello.

E sulla faccenda è intervenuto anche il senatore Fabrizio Ortis con un’interrogazione al ministro della Difesa Lorenzo Guerini per chiedere l’adozione del dispositivo “Strade Sicure” con conseguente invio di militari per fronteggiare l’emergenza immigrati.

Il senatore molisano penta stellato ha preso una posizione al riguardo dopo quanto accaduto nelle ultime due settimane nei centri d’accoglienza di Campomarino e Isernia, con “fughe, tentate o riuscite di decine di tunisini giunti in Molise dall’hotspot di Lampedusa e tuttora irreperibili, e le forze dell’ordine, già sotto organico, costrette a presidiare h24 le strutture che ospitano i migranti”.

L’operazione “Strade Sicure” prevede impiego di personale militare delle Forze Armate, che agisce con funzioni di agente di pubblica sicurezza a supporto delle forze dell’ordine locali in relazione a straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto a criminalità e terrorismo. “Mi risulta che dalla Prefettura di Campobasso – conclude Ortis – sia stato richiesto tale dispositivo per aver più personale da impiegare nelle aree a rischio, da parte della prefettura di Isernia sono state richieste più unità al ministero dell’Interno”.

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