18a edizione in archivio

Barbara Chichiarelli da Suburra a Favolacce: “Qui a Casacalenda il fascino del cinema in piazza”

Il gran finale di MoliseCinema 2020 con la protagonista del film dei fratelli D'Innocenzo: "Fondamentale che rimangano festival come questo"

L’attesa finale era tutta per lei. MoliseCinema ha calato l’ultimo asso, quello di cuori visto che parliamo di Barbara Chichiarelli, attrice romana lanciatissima dalla recente performance in ‘Favolacce’, nella giornata conclusiva di una rassegna che ha centrato l’obiettivo di partenza: continuare un lavoro lungo 18 anni, adattandosi alle cautele del momento.

Stavolta la pioggia non ha indirizzato la serata, come nel caso dello spettacolare incontro con Pierfrancesco Favino. Tutti esauriti i posti disponibili in arena grande. ‘Favolacce’ andava forte prima del lockdown, va fortissimo oggi nei cinema di città come nelle piazze estive. Un pugno nello stomaco, quello che assesta il film dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, con Elio Germano e Barbara Chichiarelli meravigliosamente incastrati sul set.

MoliseCinema ha presentato il film nella maniera più completa possibile. Con il direttore artistico Federico Pommier, sul palco dell’arena anche il critico cinematografico dell’Espresso Fabio Ferzetti che, presente da martedì a Casacalenda, ha speso parole importanti per la rassegna così come per i film, ‘Favolacce’ su tutti.

Barbara Chichiarelli ha raccontato al pubblico alcuni interessanti aspetti che hanno certamente inciso nella scalata del film ai vertici degli incassi e dei consensi di pubblico e critica. Non solo tanto teatro, per lei, non solo il successone di Suburra (decisiva per l’ottima riuscita della serie, nel ruolo di Livia Adami), adesso anche il cinema, seguendo un percorso naturale che sta correndo con forza ed entusiasmo.

barbara chicchiarelli molisecinema

L’abbiamo intervistata anche noi e ci ha raccontato anche altro, prima di tutto interpretando le sensazioni della ripartenza sociale e culturale: “Questa pausa mentale ci è servita, sarebbe stato impensabile passare l’estate chiusi in casa, però adesso dobbiamo essere bravi a recuperare le distanze”. Poi un passaggio sulla scoperta piacevole del linguaggio del cinema, sulla fotografia magistrale di Paolo Carnera in ‘Favolacce’ e il desiderio di girare un film: Durante il lockdown ho scritto un soggetto per un film ispirato dalla situazione che stavamo vivendo. Sì, ci sono queste velleità registiche, in teatro e al cinema”.

E ancora sul futuro: “Spero che non si perda l’importanza dei luoghi di aggregazione, teatro e sale, perderli vorrebbe dire perdere una parte di noi. Lo spettacolo vive di relazioni prima, durante e dopo”.

Chiusura a tema, sul cinema in piazza, quello che dà forza al Festival di Casacalenda: Questo tipo di cinema è la mia infanzia. Ricordo da bambina che i miei guardavano i film all’aperto e io ne approfittavo per giocare”. Gli occhi chiari e grandi sorridono e si allargano mentre ci pensa. C’è un po’ di poesia nell’aria.

barbara chicchiarelli molisecinema

Alle sue spalle passa Alessandro Amato, il produttore di Maternal (il film per la regia di Maura Delpero che qualche ora dopo vincerà il premio del pubblico di MoliseCinema) che, con voce alta e decisa (perché non si accorge di noi) saluta l’amico Giulio Mastromauro, altro vincitore del Festival con il corto ‘Inverno’. “Maestro” urla all’amico “Maestro”. E’ un po’ come il colpo che non ti aspetti, quando il film scorre via piacevole.

Barbara Chichiarelli non si scompone, anzi: “Ecco, il bello dei Festival nelle piazze è proprio questo, qui si incrociano persone, storie, coinvolgimenti. È fondamentale che questo rimanga conclude divertita. La serata è appena cominciata e l’accompagniamo felici per un’altra chiacchierata, senza il filtro di un telefono, al fresco, con la gente in mascherina che va e viene, davanti a una bella birra fresca.

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