Regione

Autismo, Calenda: “Poche strutture e le famiglie devono andare anche fuori regione”

Torna a far sentire la sua voce sulla questione autismo e assenza di strutture in regione la consigliera regionale Filomena Calenda.

“Sono sempre più evidenti e impellenti i bisogni dei soggetti affetti dai disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie. Nel territorio della provincia di Isernia – fa notare la presidente della quarta commissione –  non esiste una struttura specializzata per la diagnosi e il trattamento dei disturbi connessi all’autismo. Nonostante un aumento di casi la regione non ha mai pensato di realizzare un centro socio educativo che prendesse in carico tali soggetti. Le famiglie sono costrette a rivolgersi a presidi fuori dai confini provinciali e qualche volta anche extra regionali”.

Eppure le linee guida internazionali prevedono dei criteri di intervento multidisciplinari e la legge nazionale, la numero 134 del 2015 inserisce lo spettro dell’autismo tra i Lea e  la stessa norma prevede che le regioni debbano avere competenze relative alla diagnosi alla cura e al trattamento dei singoli casi.

“In Molise – conclude Calenda –  ancora nulla è stato fatto per attivare misure e terapie a valere sulle risorse dei Lea”.

Ecco perché è stata inoltrata una nota alla Regione e alle istituzioni  competenti affinché si facciano carico della problematica.

“Nel contempo sarebbe necessario avviare dei tavoli di discussione e concertazione per individuare, in primis le problematiche ai bisogni della popolazione che vive tali  condizioni e successivamente individuare soluzioni e strategie migliori per garantire un servizio migliore, che ponga al centro del problema il paziente e la sua famiglia”.

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