L'addio all'artista

“Voglio essere sepolta a Campobasso”: le ultime volontà di Claudia Giannotti, che recitò con Alberto Sordi

La brava attrice teatrale ma anche cinematografica e televisiva è deceduta domenica 26 luglio a Torino, dove abitava da anni. Ma il legame con la sua città di origine è rimasto saldo: mercoledì sarà tumulata nel cimitero di San Giovanni dei Gelsi, il feretro è atteso dalla sorella che ha dato comunicazione del decesso attraverso un necrologio. Molti la ricordano nella parte della dottoressa Natoli, nel film con ‘Il prof. Guido Tersilli’ al fianco di Alberto Sordi.

I più giovani non la ricordano ma chi ha qualche capello grigio ne ha apprezzato nel corso degli anni le doti da attrice. Parliamo di Claudia Giannotti, venuta a mancare domenica 26 luglio all’età di 83 anni a Torino. Era nata a Campobasso il 19 febbraio del 1937 e ha lasciato prestissimo la sua città d’origine. Alla quale però era rimasta legatissima, visto che ha espresso il desiderio di essere sepolta nel capoluogo molisano.

E così, domani, 29 luglio, partirà dalla Casa di riposo Ebraica di Torino e poi sarà portata a Campobasso, nel cimitero di San Giovanni dei Gelsi, dove verrà tumulata. Ha iniziato la sua carriera di attrice all’età di soli sei anni con una piccola parte nel film ‘Nessuno torna indietro’ di Alessandro Blasetti. Brava interprete teatrale, si è diplomata all’Accademia nazionale di arte drammatica di Roma, per poi partecipare a diversi lavori negli anni sessanta.

Più di qualcuno la ricorderà sicuramente accanto ad Alberto Sordi nel film di Luciano Salce ‘Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue’: interpretò la dottoressa Natoli. E ancora, ‘La cosa buffa’, ‘Il divorzio’. Ha lavorato anche in televisione, per esempio nello sceneggiato ‘Il bello delle donne’ del 2000, anche ne ‘La squadra’, mentre negli ultimi anni si è dedicata soprattutto al doppiaggio.

Il feretro è atteso dalla sorella che ha dato comunicazione della morte di Claudia Giannotti attraverso un necrologio.     FdS

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