Indagine federalberghi

Luglio, esplode il turismo “mordi e fuggi” ma prenotazioni in calo nei residence e negli alberghi. Agosto andrà meglio

Spiagge piene, mare ancora di più. Con le temperature alle stelle di oggi, sabato – punte sopra i 33 gradi – il tuffo o la passeggiata con l’acqua fino alle ginocchia sono l’unico refrigerio possibile. Il secondo weekend di luglio conferma le alte presenze sul litorale molisano e soprattutto termolese. Si tratta però di bagnanti mordi e fuggi, cioè arrivati (oltre che naturalmente dalla città e dai centri limitrofi) da Campobasso, Isernia, Benevento e altri comuni la cui popolazione abitualmente raggiunge la costa per trascorrere la giornata in spiaggia.

Un turismo storico per Termoli, che risolleva le sorti degli stabilimenti balneari, di ristoranti e bar, ma non incide sulla ricettività. Federalberghi tramite il suo Osservatorio fa un monitoraggio del periodo per quanto riguarda il Molise e stabilisce che le presenze sono ferme al 30% rispetto al mese di luglio dello scorso anno.

La buona notizia però è che le prenotazioni per agosto sembrano in forte crescita, e si potrebbe arrivare al 70% di turisti rispetto allo stesso periodo del 2019.  “In giugno abbiamo aperto in ritardo per via delle misure restrittive – confermano dal Residence Le Dune del Cardo di Termoli – con un calo notevole della clientela. Adesso stiamo lavorando rispetto agli scorsi anni con numeri che si attestano introno a 30%. Le richieste però stanno arrivando, per cui alla fine di luglio prevediamo numeri più alti, mentre ad agosto saremo pieni. Numeri che vagliati attraverso i nostri bilanci attestano una presenza pari al 60%.”

Gli aiuti previsti dal governo nazionale e regionale non hanno toccato la struttura costiera: “Non abbiamo ricevuto nulla. Non siamo riusciti ad entrare in nessun bando regionale per questioni legate alle note difficoltà del click day e della limitatezza dei fondi a disposizione, mentre a livello nazionale i parametri  basati sul mese di aprile, essendo un’attività stagionale, erano gli stessi degli altri anni. Difficoltà per la cassa integrazione che ha riguardato due dipendenti che, per il momento, non è stata ancora liquidata”.

Dall’analisi nazionale di Federalberghi i flussi dall’estero risultano ancora paralizzati (-93,2%) ed anche il mercato domestico è ben oltre la soglia di allarme (-67,2%). Per gli stranieri, l’apertura delle frontiere interne all’area Schengen, peraltro intervenuta a metà giugno, ha fatto sentire i propri effetti solo in minima parte, mentre permane il blocco di alcuni mercati strategici, tra i quali Usa, Russia, Cina, Australia e Brasile.

Insomma, la burrasca del Covid è ancora in corso e flagella il sistema dell’ospitalità molisana, così come quella italiana, come attesta il consuntivo del mercato turistico alberghiero per il mese di giugno 2020: calo delle presenze dell’80,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Ora comincia ad andare meglio ma molti gestori delle strutture turistiche sono sfiduciati. “C’è stata una ripresa parziale degli afflussi che definiamo positiva – affermano dal Domus Hotel di Bagnoli del Trigno  – ma rispetto agli altri anni siamo in perdita con presenze ridotte intorno al 30%, perché in questo periodo normalmente avevamo l’hotel quasi pieno. Abbiamo ricevuto diverse disdette già da tempo, le richieste ci sono, ma la perdita rispetto allo scorso anno è abbastanza evidente”.

Anche in questo caso indice puntato contro la gestione degli aiuti pubblici: “Abbiamo partecipato al bando sul fondo perduto del Governo ricevendolo in brevissimo tempo, mentre abbiamo partecipato al click day regionale ma abbiamo avuto grandi difficoltà come tutti. Un episodio che ci ha sfiduciati poiché il periodo è negativo e contavamo anche su questi aiuti. Negativa anche la richiesta per ricevere il rimborso nazionale sui Dpi, è bastato solo un secondo di ritardo”.

La percezione relativamente alle case vacanze, agli agriturismi e ai bed&breakfast è diversa. Questa tipologia di strutture è più gettonata anche in questo periodo: molti B&b sono al completo per luglio e per tutto agosto, e trovare case sul mare o in campagna non è affatto scontato: le prenotazioni sono numerose. Ma procedere con un monitoraggio in questi casi è ben più complesso: la maggior pare infatti opera in nero.

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