Regione

Trasporto pubblico locale, problemi irrisolti. Si torna a scioperare il 27 luglio

Sindacati del trasporto pubblico locale del Molise di nuovo ‘sul piede di guerra’: tanto che il 27 luglio è stato indetto uno sciopero politico di 4 ore. Ad aderire sono la Filt-Cgil, la Fit-Cisl, la Uiltrasporti, la Faisa-Cisal e la Ugl. I problemi sul tavolo sono sempre gli stessi e il settore da decenni attende una profonda riforma mai attuata.

A nulla sono valse finora, sembrano dire le organizzazioni sindacali, le riunioni chieste e ottenute con la Prefettura e le varie istituzioni regionali. “Non sono emerse novità sostanziali in grado di favorire la risoluzione delle problematiche sollevate da tempo dalle Organizzazioni Sindacali regionali”.

Che riepilogando sono: la mancanza di pianificazione e programmazione del settore trasporti; i “ritardi inaccettabili per attuare una vera riforma regionale del trasporto locale che porti al superamento in tempi rapidi del sistema annoso delle concessioni e delle continue proroghe, all’affidamento dei servizi attraverso regolari procedure di gara, e alla riduzione dell’ingente numero di imprese che operano nel settore (circa 30)”; e ancora “sistematici ritardi e, in alcuni casi addirittura la mancata corresponsione, delle retribuzioni ai dipendenti che operano nelle imprese di trasporto locale sia urbano che extraurbano”. Fenomeni imputabili, secondo le imprese di trasporto locale e le stesse amministrazioni comunali, al mancato trasferimento di risorse da parte della Regione Molise. Senza dimenticare la vetustà dei mezzi in circolazione, in alcuni casi addirittura in violazione delle Leggi dello Stato. Infine il problema sicurezza legata anche alla presenza di numerosi stalli e fermate non a norma.

Ma oltre ai motivi sopra riportati si aggiunge anche “la sussistenza in Molise delle peggiori condizioni normative e retributive applicate ai lavoratori del settore nonché l’assenza nelle 29 realtà aziendali (unico caso in Italia) di una contrattazione integrativa”.

Dunque dopo gli scioperi dei giorni  25 ottobre 2019 (4 ore), 19 novembre 2019 (24 ore) e 16 dicembre 2019 (24 ore), gli autotrasportatori tornano ad incrociare le braccia.

Poi l’emergenza Covid-19 ha generato tutta una serie di ulteriori problematiche che “hanno acuito la già difficile situazione del trasporto pubblico locale in Molise”.

Criticità quali: il mancato ripristino dei servizi “nonostante le ripetute sollecitazioni non solo delle scriventi Organizzazioni Sindacali ma anche da parte di Sindaci, associazioni di utenti e consumatori e nonostante il progressivo riavvio anche in Molise delle attività produttive, economiche e sociali”. Solo i servizi del trasporto urbano sono stati riattivati con regolarità di recente, mentre quelli del trasporto extraurbano sono “fermi ancora al periodo del lockdown e all’Ordinanza regionale n. 26 del 2 maggio 2020”.

Ancora, i sindacati denunciano la mancata effettuazione di sanificazioni periodiche e di interventi di pulizia ed igienizzazione giornaliere sui mezzi di trasporto, la mancata sospensione della bigliettazione a bordo da parte del personale di guida; la mancata realizzazione di sistema innovativi per la vendita dei biglietti/abbonamenti in grado di facilitare la prenotazione dei posti ma soprattutto la localizzazione dei mezzi ed un attento monitoraggio e controllo dei cosiddetti ricavi da traffico da parte dell’ente regione.

Ma anche “i frequenti atteggiamenti ritorsivi e provvedimenti sanzionatori illegittimi nei confronti del personale che si oppone alla vendita a bordo dei titoli di viaggio o a fermate illecite in stalli improvvisati e pericolosi” oltre agli “inaccettabili ritardi rispetto agli ammortizzatori sociali e ingiustificate penalizzazioni economiche“. A tal proposito le organizzazioni affermano che “a fronte dei consistenti contributi regionali, anche per i km non effettuati, le aziende nel fare richiesta di ammortizzatori sociali, non hanno anticipato l’integrazione salariale, alcune di esse hanno introdotto nel fondo di solidarietà anche quelle ore di mancato completamento della prestazione preesistente all’emergenza e per le quali hanno ricevuto il contributo completo dalla Regione, altre ancora non hanno retribuito le giornate festive per le quali la normativa prevede la retribuzione a carico delle aziende ed infine vi sono aziende che non hanno fatto un’equa ripartizione dell’ammortizzatore sociale”.

 

Proclamata dunque una giornata di mobilitazione con uno sciopero di 4 ore per il giorno 27 luglio, dalle ore 19 alle ore 23. “La proclamazione dello sciopero determinerà l’astensione dal lavoro per tutti gli autoferrotranviari delle aziende private operanti nella regione Molise” e  il personale a terra (uffici – officine) sciopererà nelle ultime 4 ore della prestazione lavorativa.

Intanto domani 21 luglio in Regione si terrà un nuovo Consiglio monotematico sui trasporti.

commenta