Prima data a termoli

Si inizia a tornare sui palchi: a tu per tu con la cover band “Il mondo che vorrei”

Nell’anomala estate 2020 il settore maggiormente rimaneggiato e – purtroppo – danneggiato è senza dubbio quello della musica dal vivo. Il recente DPCM impone agli eventi live di contenere fino a un massimo di mille spettatori, adeguatamente distanziati, al fine di scongiurare assembramenti e di ridurre i rischi di contagio.

Tutta la filiera del mondo della musica conta i danni e cerca di limitarli al meglio delle proprie possibilità. I grandi eventi in programma in Italia nel 2020 sono stati posticipati al 2021 lasciando l’amaro in bocca a tutti gli appassionati di musica dal vivo. In attesa che ci si possa rialzare i fan dei grandi cantanti possono consolarsi con le Cover band. Anche Vasco Rossi ha dovuto posticipare il suo tour: chi meglio di lui riempie ogni spazio fino all’ultimo millimetro calpestabile, del resto. I suoi fan molisani e non possono concedersi la possibilità di cantare le sue splendide canzoni andando ad assistere ai concerti delle sue numerosissime tribute band. Una fra queste, molisana, l’abbiamo incontrata per fare quattro chiacchiere. Si tratta della band “Il mondo che vorrei” . Il cantante Leandro Lombardi ci ha concesso una breve intervista che riportiamo qui sotto.

Leandro, presentatevi pure.

“Ciao, siamo io Leandro Lombardi (voce), Riccardo Labbate (basso & cori), Domenico Di Rienzo (chitarra), Giuseppe Campestre (chitarra) e Roberto Fatica (batteria). Con la band collaborano anche nelle situazioni di piazza Domenico Ialonardi (tastiere) e Adele Fabiani (sax). Il progetto della band fu avviato dal 2011 ed è attivo live dal 2014”.

Parlatemi del vostro genere.

“Siamo una cover band di Vasco Rossi, dunque facciamo musica rock. Il nome della band è “Il Mondo Che Vorrei”. Abbiamo condiviso il palco anche con alcuni dei musicisti della band ufficiale di Vasco e abbiamo preso parte ad un evento a Zocca (Modena), il suo paese”.

Perché questo nome ?

“La band si chiama ‘Il Mondo Che Vorrei’ per richiamare una canzone di Vasco, cosa che viene logica ad una cover band. Tendenzialmente è anche ‘chiusa’ come scelta, perché non permette di seguire di pari passo una eventuale evoluzione della band. Ma ci stiamo lavorando”.

Quanti concerti tenete mediamente?

“Tendenzialmente siamo sui 50/55 concerti in un anno. In ogni stagione grazie alla rete dei contatti e alle collaborazioni cerchiamo sempre di aumentare, toccando più regioni possibili.”

Avete nuove date in programma?

“Per ovvie ragioni siamo potuti partire in ritardo per lockdown e restrizioni varie che in un certo senso penalizzano esclusivamente il settore degli spettacoli. Abbiamo ripreso l’attività live a Vasto il 3 luglio (e ci torneremo con altre tre date tra fine luglio, agosto e inizio settembre). Abbiamo un buon numero di date. A Termoli torneremo al “Buenavista” di Riovivo. A Campomarino al “Bbeach”. Poi non mancheranno i soliti appuntamenti tra Campobasso, la provincia di Isernia e l’Abruzzo, dove adoriamo suonare. Lo scorso anno toccammo 6 regioni, ci auguriamo di replicare e crediamo sarà così.”

Che cosa vi attendete dai prossimi live? Gente timorosa o partecipe?

“Dai live ci aspettiamo il calore di sempre. Chi ci segue sa che la nostra band ha sempre avuto un approccio umile, lontano da arroganze ed egocentrismo che non hanno mai fatto parte della nostra mentalità. Ci apprezzano per questo e amiamo la gente che viene ai nostri concerti. La nostra strada è stata sempre la stessa: rispetto e condivisione, la musica è un momento di ‘lavoro’ e di benessere per noi e chi ascolta. E’ tutto quello che ci serve.”

Avete paura che il covid abbia potuto in qualche modo danneggiare la musica dal vivo anche per il futuro?

“Il covid ha danneggiato gli eventi in generale. In tutte le città assistiamo a forti assembramenti, ma stranamente l’evento, che sia piccolo o grande, viene visto come il ‘nemico’. C’è una voglia implicita di scoraggiare le manifestazioni che riguardano la cultura in generale. Il nostro paese avrebbe bisogno di più musica, più unione e meno burocrazia.”

Raccontami se ne avete qualche aneddoto legato ai vostri concerti come ad esempio qualche episodio buffo o che ricordate con piacere.

“In anni di attività ci sono tanti aneddoti e tante bellissime giornate. Ho la fortuna di condividere il palco con musicisti e persone educate e rispettose. Il mix migliore. Anche chi ha fatto parte di questa band in passato, ha dato tutto e lasciato qualcosa di importante. Credo ci sia sempre qualcosa di bello da imparare da qualcuno. L’aneddoto focus restano gli incontri con Vasco. Sembra uno di noi, una persona che ama chiacchierare. Poi potrei ricordare le tante ‘gag’ che accompagnano le nostre trasferte, sarebbe giusto scriverci un libro, ci penserò (ride).”

Avete profili social della band?

“Ci trovate su tutti i social Facebook, Instagram e canale youtube come ‘Il Mondo Che Vorrei Vasco Cover band’ oltre che sui nostri profili personali dove pubblichiamo costantemente le date. Ci sarà da fare tanti km anche quest’anno… Continuate a seguirci!”

 

Leandro ci tiene a fare un ringraziamento particolare agli impresari e a tutti i collaboratori che negli anni si sono prodigati per loro. La musica dal vivo inizia a ripartire, appuntamento sabato prossimo al “Buena vista “ a Rio vivo con “Il mondo che vorrei”. Appassionati del Vasco Nazionale non mancate!!!!

 

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