Campobasso e movida

Serate danzanti e feste, fioccano le multe. I locali rischiano la chiusura fino a un mese

Stretta dei controlli da parte della Polizia per quanto riguarda i locali, bar e ristoranti in particolare. A Campobasso in particolare diversi titolari sono stati sanzionati. A quanto pare il clima estivo sta facendo dimenticare a molti il rispetto della normativa anti-Covid e le serate danzanti siano diventate all’ordine del giorno. E’ questo uno dei nuovi ‘fronti’ da tenere sotto controllo per evitare che il contagio si espanda, come dimostrano anche casi di cronaca nazionale. Una serata in discoteca a Riccione, tanto per citare uno degli esempi più recenti, è costata l’isolamento a 40 persone perchè una ragazza di Modena, risultata poi positiva, aveva trascorso la serata in quel locale.

Ma non serve andare in Romagna. I rischi si corrono anche qui, e non solo nelle località costiere. La Polizia di Stato di Campobasso ha svolto infatti, nei giorni scorsi, una mirata attività di controlli amministrativi nei confronti di esercizi pubblici di ristorazione e di somministrazione di bevande ed alimenti. Nel mirino sia locali del capoluogo che di alcuni comuni della provincia, rivolgendo particolare attenzione alle località notoriamente di richiamo e che dunque registrano numerose presenze nel fine settimana.

Tanto per cominciare, è stato sanzionato il titolare di un ristorante che aveva organizzato una serata danzante, contravvenendo a quanto disposto dal DPCM dell’11 giugno scorso (e ribadito dall’ultimo Decreto del 14 luglio). Il ristoratore rischia ora anche di più, ovvero la sanzione accessoria che prevede la chiusura del locale per un periodo da 5 a 30 giorni.

Ancora, il titolare di un esercizio pubblico del centro di Campobasso, invece, è stato denunciato ai sensi dell’art. 691 del codice penale per aver somministrato alcolici a due soggetti in stato di manifesta ubriachezza, entrambi pregiudicati e originari del capoluogo.

Ulteriori controlli sono stati effettuati poi in vari locali che si trovano nella zona centrale del capoluogo, dov’è che insiste la movida. Anche in questo caso sono diverse le sanzioni ‘fioccate’: in particolare per le irregolarità riscontrate nella tenuta della documentazione, tra cui la mancata esposizione all’interno dei locali, in maniera ben visibile, della licenza di pubblico esercizio e di tutte le altre autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività, come prescritto dalla normativa di riferimento.

 

commenta