Termoli

Riparte la Fiera, ma con zero regole: “Beffa per chi lavora rispettando le misure”

Lo sfogo di un commerciante bassomolisano dopo le scene a cui ha assistito stamane 4 luglio, primo giorno in cui è ricominciata la Fiera del primo sabato del mese a Termoli. “Gente ammucchiata, nessun rispetto delle distanze né controlli”

È ripartita oggi, dopo uno stop di tre mesi, la Fiera del primo sabato del mese a Termoli. Ma contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, al mercato di piazza del Papa e via America non ci sono l’ordine e la precisione che le norme anti covid imporrebbero. Cosa che provoca la reazione indignata di qualcuno. In particolare chi in queste settimane ha dovuto fare i salti mortali per stare aperto “pagando per la mia azienda migliaia di euro in dispositivi di sicurezza. Qui invece stanno uno sopra l’altro”.

È purtroppo un tema molto sentito in questa fase di convivenza con il coronavirus. Mentre alle attività commerciali sono state imposte regole ferree per la riapertura, dalla sanificazione dei locali all’obbligo della mascherina, dalla necessità di far entrare uno o massimo due clienti per volta, alla registrazione e conservazione dei nominativi degli avventori, in altri ambiti sembra che le regole siano molto meno restrittive.

Si assiste sempre più spesso a capannelli di persone, veri e propri assembramenti, o attività che non vigilano sul rispetto della distanza interpersonale, sulla misurazione della temperatura, sulla promiscuità nell’uso delle strutture. Si tratta di comportamenti che mettono a rischio tutti per una possibile nuova diffusione del virus che certamente non è sparito.

“Sono stato alla Fiera – racconta un esercente bassomolisano – altro che entrata e uscita, gel disinfettante e distanze. Non c’era un controllo, non c’era il rispetto della distanza. In dieci sulla stessa bancarella. E io che ho pagato fior di quattrini per sanificare e posso servire una persona alla volta? Si vede che certe regole non valgono ovunque”.

Uno sfogo più che comprensibile e condiviso dai tanti esercenti che stanno facendo di tutto per restare aperti senza violare le regole. Ma che si sentono troppo spesso presi in giro da comportamenti irresponsabili e controlli molto blandi.

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