Fantapoesie

Peccati in vetrina

Di Alessio Toto

Se penso al peccato immagino un orafo mettere su carta le richieste del cliente, viene stabilito peso e misura, e una volta scelto il materiale si procede alla modellazione facendo attenzione ad addolcirne i bordi. Viviamo in una società dove la trasgressione si è trasformata in un gioiello da sfoggiare, come in passato si aspettava domenica, la si commemorava indossando il miglior vestito in possesso. Da quello originale, il peccato ne ha fatta di strada, caschiamo tutti nella buca del veniale, mentre è meglio cambiare via quando incontriamo quello mortale, da non molto c’è una nuova categoria, quella dei peccati esibizionisti.

Ecco che in bella mostra appare l’adulterio, la violazione della fedeltà coniugale viene ostentata con un anello effetto solitario in oro bianco con contorno di diamanti, in bacheca troviamo la rivalità che fa rima con vanità, la considerazione di sentirsi superiore agli altri si manifesta con un bracciale semirigido con ciondolo in oro giallo.

Nella teca c’è l’indifferenza, ognuno pensa solo a se stesso, si prova gioia nel vedere l’altro cadere invece di rialzarlo, una collana punto luce in oro rosa la rappresenta alla perfezione, in una sala d’esposizione scopriamo chi si approfitta delle debolezze altrui, una manipolazione sbandierata con orecchini a pendente con perle in oro grigio. Non me ne voglia la gioielleria, ma preferisco la bigiotteria!.

(Alessio Toto…. Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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