Fantapoesie

Parcheggio verde

Di Alessio Toto

 

Per gli automobilisti sono più croce che delizia, li costringo a fare giri sovrumani per cercarmi vuoto e libero da pedaggio. Gli indisciplinati preferiscono la doppia fila, per alcuni rappresento un business soprattutto nelle località turistiche, ma ho anche dei pregi, il più importante? La sensibilità. Seppure non ho un nome, mi chiamate custodito, a pettine, multi piano, sotterraneo o a spina di pesce, in verità mi detestate, ascolto le vostre maledizioni, ma cosa volete da me? Siete voi a costruirmi!. Offro lavoro abusivo, nelle grandi metropoli non mi trovi neppure se sei disposto a pagarmi a peso d’oro, artista a tutta striscia, interpreto perfino la favola del buon spaventapasseri, infatti, per chi ha da poco cominciato a guidare, raffiguro uno spauracchio che richiede manovre pratiche ed esperte. Ci desideriamo entrambi, mentre ti avvicini guardo i tuoi occhi color faro e penso che la nostra storia d’amore la si possa riassumere citando un vecchio inno: ti amo, ti odio, ti voglio un gran bene. Quando mi vedi solo soletto non pensare che ti stia aspettando, a volte, come in una relazione, anch’io ho bisogno dei miei spazi, mi sento soffocare dall’inquinamento e, pur sapendo di ritornare sempre da te, mi illudo di ritrovarmi disegnato nella natura.

 

(…Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

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