I problemi da risolvere

Medie sovraffollate, l’asilo a rischio resta aperto: il covid complica la vita alle scuole di Campobasso

"Tutte le scuole saranno interessate da interventi, soprattutto legati all'ampliamento delle aule", preannuncia a Primonumero il sindaco di Campobasso Roberto Gravina. Sul tavolo del Municipio il dossier legato alla ripresa delle attività didattiche in presenza fra meno di 50 giorni. Il 'Bianconiglio', uno degli asili a rischio sismico, non sarà trasferito alla Petrone: "Ci sono difficoltà legate agli spazi".

L’asilo nido Bianconiglio non sarà spostato nella sede dell’istituto comprensivo ‘Petrone’, ma resterà nell’immobile di via Verga: una scelta che quasi sicuramente non soddisferà i genitori dei piccoli, preoccupati per le condizioni di sicurezza della scuola certificate dagli ingegneri dell’Università del Molise. La stessa amministrazione aveva deciso di chiudere l’asilo e trasferire i bambini, salvo poi dovere fare i conti con il covid e con le esigenze di spazi registrata alle medie di via Alfieri che è uno dei plessi con il maggior numero di studenti della città.

Non solo la ‘Petrone’: anche nelle altre scuole secondarie di primo grado di Campobasso si registrano problemi di sovraffollamento delle aule dove gli alunni dovranno stare a circa un metro di distanza. O meglio, l’unità di misura sarà il ‘metro boccale’: “Non si calcola da banco a banco, ma da bambino a bambino seduto al suo posto”, esplicita l’assessore comunale all’Istruzione Luca Praitano che quotidianamente si confronta con i dirigenti scolastici. Metro alla mano, sono alle prese con l’ampliamento delle aule. In tale operazione, che assomiglia ad una sorta di partita a scacchi, vengono tenuti in considerazione una serie di elementi fondamentali: le classi non possono essere divise e gli insegnanti non possono ‘sdoppiarsi’.

Doppi turni? “Non se ne parla”, è uno dei punti fermi del piano a cui sta lavorando il sindaco Roberto Gravina unitamente all’assessore Luca Praitano, ai tecnici comunali e ai dirigenti scolastici.

Purtroppo gli edifici scolastici sono quelli che sono. E hanno pure problemi di vulnerabilità sismica certificati dal professore dell’Unimol Carlo Callari e dal suo gruppo di lavoro. I nuovi plessi attesi in città (al Cep, a Vazzieri e in via Crispi) e finanziati con 11 milioni di euro sono ancora in alto mare. A Mascione i lavori sono in corso per il nuovo edificio.

scuola Mascione Campobasso in costruzione

A meno di 50 giorni dalla ripartenza dell’anno scolastico, il primo in cui bisognerà rispettare tutte le normative anti-covid, il Comune di Campobasso sta concludendo le valutazioni sugli interventi da fare, in primis per l’allargamento delle aule. “Potremmo riuscire a sfruttare tutti gli spazi esistenti, ad eccezione di una scuola“, dice il primo cittadino che non rivela di quale scuola si tratta. “Voglio essere prudente”.

L’amministrazione sta valutando l’ipotesi legata alla Casa della Scuola di via Roma, che ospitava la Enrico D’Ovidio e attualmente occupata per una piccola parte dalla Bibliomediateca (su volontà dell’ex amministrazione Battista) per il trasferimento delle classi degli istituti più sovraffollati. “E’ un’opzione, un’àncora di salvataggio, è una struttura che dà garanzie e facilmente fruibile. E’ stato effettuato anche un primo sopralluogo ma la utilizzeremo come jolly nel caso in cui dovesse servire”, aggiunge Gravina. “Dovremmo riuscire ad evitare i doppi turni, se non ci saranno sconvolgimenti”. 

In sintesi, “tutte le scuole saranno interessate da interventi, soprattutto legati all’ampliamento delle aule”, preannuncia il primo cittadino. “Purtroppo con rammarico non potremmo chiudere l’asilo nido Bianconiglio e trasferirlo alla Petrone. Non riusciremo a farlo per consentire alla Petrone di sfruttare tutti gli spazi”.

A breve ci sarà un nuovo tavolo tecnico, dal quale arriveranno forse le prime decisioni.

Per evitare gli assembramenti si stanno valutando percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita degli studenti. Altro quesito: sarà misurata loro la temperatura prima dell’ingresso a scuola? E come? Non si sa se le scuole saranno dotate di termoscanner oppure se il compito spetterà ai genitori. Così come bisognerà trovare soluzioni per i mezzi di trasporto dei bambini dove probabilmente ci sarà l’obbligo delle mascherine. Gli alunni dovranno indossare i dispositivi di protezione per muoversi all’interno della classe, ad esempio per andare alla lavagna o in bagno.

“Bisognerà rispettare una serie di prescrizioni”, mette in chiaro Praitano. Che poi mette in evidenza un aspetto positivo degli interventi a cui le aule saranno sottoposte: “Le modifiche saranno durature nel tempo, non solo nel tempo limitato dell’emergenza. Non stiamo fermi, non abbiamo chances perchè il Ministero ha stabilito che i bambini di infanzia, primaria e medie dovranno svolgere l’attività didattica in presenza e non con lezioni on line“.

Invece il 27 luglio (in prima convocazione, il 30 in seconda) è previsto il Consiglio comunale monotematico sulle scuole come richiesto dai consiglieri del Partito democratico e della Sinistra.

“È già tardi, ma è indispensabile che la cittadinanza conosca ogni necessaria misura da mettere in opera da parte dell’amministrazione comunale per garantire la ripresa della vita e della formazione a scuola in presenza e in sicurezza”, sottolineano Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore, Giose Trivisonno e Antonio Battista.

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