Vacanze post covid

I campobassani scelgono Termoli per necessità: “Vicina ma costosa”. E c’è chi si sposta a S. Salvo e Vasto

Nella prima estate post covid abbiamo cercato di capire l'orientamento di chi opta per la città adriatica come meta per le proprie vacanze. I pro e i contro di una scelta che divide i campobassani, condizionati quest'anno dai timori di recarsi in altre regioni che registrano un maggior numero di contagi da covid 19. Tuttavia, osserva qualcuno, "i bed & breakfast hanno i prezzi più alti di quelli del Salento. E a volte una cena in pizzeria costa troppo".

Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare. Per molti campobassani vacanza fa rima con Termoli, la più gettonata tra le città della costa molisana, preferita a Campomarino, Petacciato e alla marina di Montenero di Bisaccia. Ed è così soprattutto nel weekend, quando ci si incolonna sulla Bifernina pur di fare un tuffo. Ed è così soprattutto nella prima estate post covid: il timore di spostarsi in regioni che registrano un numero di contagi da Sars-cov-2  ancora elevato e di allontanarsi troppo da casa ha prevalso sulle valutazioni di chi alla fine ha deciso di affittare una casa nella città che ha dato i natali a Benito Jacovitti.

Termoli è inoltre una meta fissa per chi è proprietario di un appartamento oppure approfitta dell’estate per andare a trovare amici e parenti. Una scelta ‘obbligata’ che non sempre si traduce nella massima soddisfazione: ci si lamenta innanzitutto per i prezzi elevati. “Volevo affittare un appartamento per quindici giorni a Termoli, mi hanno chiesto 1200 euro. Ho preferito alla fine andare a Vasto: nello stesso periodo, a luglio, ho speso 800 euro. E per una famiglia risparmiare 400 euro è tanto”, racconta Alessandra che nella vita fa la parrucchiera.

Né convincono fino in fondo il mare e i servizi considerati troppo scarsi (nemmeno quest’anno Termoli ha ricevuto la bandiera blu).

“Io sono molto legata a Termoli perché mia mamma è di questa città, però se dovessi scegliere il luogo di vacanza non ci andrei e non lo consiglierei”, la testimonianza di Raffaella, impiegata. “Perché i prezzi sono altissimi, i gestori di alcune attività non sempre sono gentili e anche i mezzi pubblici lasciano a desiderare, nel senso che dopo le 22 almeno per alcune zone della città non ci sono più autobus in circolazione. A Vasto gli autobus passano fino all’una di notte”.

D’accordo con lei Valeria: “Gli affitti delle case vacanza sono troppo alti, poi c’è poca movida”.

“Credo che per quello che offre Termoli sia molto cara”, dice Davide, architetto, che anche quest’anno con la famiglia ha deciso di affittare un appartamento alla fine del lungomare nord. “Al tempo stesso è a misura di famiglie con bambini ed è vicina, quindi questo permette ai genitori che non hanno ferie di poter tornare a Campobasso o comunque in altri paesi vicini per andare a lavorare”.

Deborah spezza una lancia a favore di Termoli: “Se avessi la possibilità, acquisterei una casa a Termoli. Arrivi in meno di un’ora, il centro storico con i locali aperti è carino ed è piacevole passeggiarvi. Certo, i bed & breakfast di Termoli hanno prezzi più alti di quelli del Salento”. 

Anche una cena al ristorante o in pizzeria, un drink in un locale del centro può costare un po’ di più. C’è chi si è visto recapitare un conto di 24 euro per aver consumato una pizza e una bruschetta. Certo, il ragionamento di qualcuno, “è meglio che i soldi dei molisani ‘restino’ in Molise, così sostengono l’economia locale”.

“Preferisco San Salvo a Termoli”, sintetizza Elisa. “Offre più divertimento e poi il mare è più pulito“.

Insomma Termoli sì o no? E’ uno dei ‘classici’ del dibattito estivo campobassano. Uno dei temi che dividono l’opinione pubblica alla stregua del confronto tra  guelfi e ghibellini, juventini e anti-juventini, migranti sì o no.

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