Sepino

La Regione presenta l’avviso per “Turismo è cultura”, ma il vero esempio di sviluppo è già arrivato dai piccoli centri

E' stato presentato questa mattina ad Altilia il progetto che prevede la realizzazione di interventi utili a garantire un’offerta di eventi caratterizzata da standard qualitativi elevati, diffusa sul territorio, che veda come protagonisti il più ampio pluralismo di attori. Ma i comuni della regione a come far decollare il territorio hanno già fatto da soli e in tempi più rapidi

Per presentare l’avviso relativo a “Turismo è cultura”  – oggi  16 luglio pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Molise – l’assessore Vincenzo Cotugno, assieme al governatore Donato Toma , al direttore della Soprintendenza Dora Catalano e al sindaco di Sepino Paolo D’Anello, hanno scelto l’area archeologica di Altilia-Sepino.

Un incontro con la stampa in uno dei luoghi simbolo per il turismo della regione, e finalizzato ad illustrare le iniziative che animeranno la stagione estiva del Molise.

Nell’ambito dell’azione “Molise che incanta” il progetto illustrato ed esteso fino al 2021,  punta allo sviluppo della regione mediante la sua promozione e valorizzazione nei circuiti nazionali ed internazionali e ricompresa nel “Patto per lo Sviluppo della Regione Molise”.

L’avviso dunque prevede la selezione di progetti volti alla realizzazione di iniziative di qualità, integrate in ambito culturale e turistico e di dimensione locale, interregionale, nazionale e, ove possibile, internazionale.

“L’obiettivo – ha detto Cotugno –  è quello di garantire un’offerta di eventi caratterizzata da standard qualitativi elevati, diffusa sul territorio, che veda come protagonisti il più ampio pluralismo di attori, la molteplicità delle espressioni creative e sociali, l’innovazione, la sostenibilità e l’inclusività, oltre che la valorizzazione della cultura e delle tradizioni regionali, e che sia capace di promuovere l’identità turistico-culturale del Molise; veicolare e diffondere l’immagine turistico-culturale del Molise sia a livello nazionale che internazionale; rilanciare l’attrattività del Molise dopo il lock-down da Covid-19, favorendo sia l’incremento della presenza dei visitatori sul territorio regionale sia la mobilità di residenti; sostenere il sistema economico connesso alla cultura e al turismo, fortemente colpito dall’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Nell’ottica d’incentivare forme di cooperazione e aggregazione tra soggetti pubblici e privati al fine di migliorare la qualità dell’offerta culturale e turistica del territorio regionale, sarà  premiata la progettualità in rete e in partenariato. Sarà inoltre premiata la candidatura di progetti che si svolgeranno nei piccoli borghi molisani per incentivarne la conoscenza e attuare misure atte a limitarne il degrado, lo spopolamento e l’abbandono, promuovendo, nel contempo, l’immagine di sicurezza e assenza di rischi di contagi da Covid-19.

Tutto sommato se è vero che il Molise nell’ultimo periodo ha catturato l’attenzione dei media nazionali e internazionali è altrettanto vero che forse queste iniziative arrivano un po’ tardi rispetto alla sete di sviluppo che tracima dal territorio. Ricordiamo che nella fase post Covid iniziative come i soggiorni gratis di una settimana a San Giovanni in Galdo e a Filignano stanno determinando un effetto domino straordinario e per certi versi inaspettato che premia lungimiranza e capacità dei nostri piccoli centri.

Case gratis ai turisti dei piccoli borghi, l’idea si allarga. Il Covid diventa una chance da cogliere

Quindi rispetto ad iniziative estemporanee dettate dalla passione dei privati per la propria terra e dalla voglia di rilanciarla, forse anche la Regione poteva anticipare i tempi con la stessa avvedutezza riscontrata pure in altre regioni: per esempio l’Umbria o il Friuli. Dove già durante il lock-down e al di là di ogni possibile indicazione ministeriale anti-covid le amministrazioni regionali si sono impegnate a promuovere il territorio con spot e attività promozionali che oggi hanno portato buoni frutti in termini di riscontri sul turismo e l’economia.

L’estate 2020 poteva (ma ci piace pensare che potrebbe ancora) essere ricordata come il trampolino di lancio per far conoscere meglio le peculiarità offerte dal territorio molisano. Paesaggi, storia, arte cultura, cucina, sport e relax: c’è tutto quello che deve esserci. Manca forse un po’ di attenzione e perspicacia. Un pizzico di audacia e una bella dose di lungimiranza .

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