Gli esami non finiscono mai, per dirla alla Eduardo. In realtà quelli di maturità sono finiti e i voti sono stati assegnati. Diciamo subito che la stragrande maggioranza degli studenti è stata promossa, si parla a livello nazionale di un 99,5%, più basso di due decimali rispetto a un anno fa. Il riferimento è alle scuole secondarie di secondo grado, le vecchie superiori. Gli esami di maturità si sono svolti, in via eccezionale, con la sola prova orale e ciascun candidato ha discusso, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo.
Inevitabilmente il covid ha stravolto assetti e singole ‘storie scolastiche’: sempre paragonando gli esami 2020 a quelli del 2019 viene fuori che i voti sono stati molto più alti. E non sembra un caso, considerando la benevolenza che spesso i professori e le commissioni hanno elargito proprio per evitare traumi post-emergenza. Ma non bisogna sottovalutare, allo stesso tempo, la buona volontà degli studenti, che magari in percentuale erano più preparati.
Ecco le ‘prove’. Aumentano i diplomati con voti superiori a 80: i punteggi da 81 a 90 sono il 19,4% (il 15,5% un anno fa); da 91 a 99 sono il 15,1% (erano il 9,8%); i 100 sono il 10,4 % (5,5 % l’anno passato); i 100 e lode il 3,8% (contro 1,7% dell’anno precedente).
E il Molise sale sul podio delle regioni che hanno elargito il maggior numero di lodi: primo posto per la Puglia, dove l’ha incassata il 5,2%, poi l’Umbria con il 4 e appunto la nostra regione con il 3,8% di 100 con lode (91 sui 2486 totali). La media in Italia è stata del 2,6. I voti migliori nei Licei, dove il 5,2% ha conseguito la lode, il 13,4 ha avuto 100, il 17,2 tra 91 e 99, il 22,8 tra 81 e 90.
Come per l’intero territorio nazionale, anche in Molise è il Liceo classico a primeggiare nella fascia di voto 81-100: qui si tocca addirittura un 8,1 per le lodi, per scendere intorno all’1-2% negli istituti tecnici e professionali.
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