Campobasso - l'ultima volta nel '45

Il virus ‘blocca’ il volo dei Misteri: ufficiale annullamento della sfilata, impossibile impedire la folla

Il coronavirus è stato più forte di una tradizione che si ripete da secoli e che in passato si è fermata solo durante la guerra: questa mattina - 25 luglio - l'annuncio ufficiale del sindaco Roberto Gravina, dell'assessore Paola Felice e del presidente dell'associazione 'Misteri e Tradizioni' Liberato Teberino. Impossibile garantire le misure di sicurezza e gli assembramenti vietati in questo periodo: "Una decisione sofferta, speravamo di poter organizzare l'evento a dicembre o ancora prima a settembre. Ma non ci sono le condizioni, nè avrebbe avuto senso programmare una versione 'ridotta': questa è una festa di popolo".

Quest’anno rimarranno chiusi nel prezioso museo che li accoglie: i Misteri non regaleranno le consuete emozioni. L’edizione 2020 non si farà, l’ultima volta era accaduto tra il 1940 e il 1946, durante la seconda guerra mondiale, ben 75 anni fa. Il virus è stato più forte di una tradizione che si ripete da secoli, sulla festa di popolo per eccellenza nel capoluogo, l’unica di tutto il Molise in grado di convogliare in città decine di migliaia di persone che si accalcano, spesso sotto un sole bollente, per vedere angeli, diavoli e santi attraversare ‘in volo’ le strade del centro storico e del perimetro murattiano. La folla – gli assembramenti per utilizzare un termine arcaico ma portato in voga nell’emergenza sanitaria – è vietata. E l’impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza e di controllare che proprio tutti indossassero la mascherina per proteggersi dal Sars-Cov-2 anche durante gli eventi correlati (il ‘concertone’ e la fiera delle bancarelle) hanno costretto l’amministrazione comunale pentastellata ad alzare bandiera bianca, arrendersi davanti alle misure restrittive imposte per limitare il contagio che stanno man man provocando l’annullamento di sagre e feste.

A Campobasso, poi, si è aggiunto un ulteriore imprevisto: il cluster venezuelano registrato da qualche giorno e che di fatto rende attualmente il capoluogo l’unico centro della regione in cui si registrano casi di positività al virus. Ecco perchè la decisione di annullare la sfilata degli ingegni progettata da Paolo Saverio di Zinno, già vagliata circa 15 giorni fa, è maturata ieri e oggi (25 luglio) ufficializzata a malincuore dal sindaco Roberto Gravina, dall’assessore Paola Felice e dall’architetto Liberato Teberino, presidente dell’associazione ‘Misteri e tradizioni’ che custodisce le macchine nel museo di via Trieste e da decenni organizza la sfilata. Una doppia beffa perchè proprio quest’anno lo stesso Museo è candidato tra ‘I luoghi del cuore’ del Fondo ambiente italiano.

Misteri annullati teberino felice Gravina Campobasso

Sono tempi eccezionali che richiedono anche assunzioni di responsabilità ugualmente eccezionali”, le parole del sindaco. In queste settimane in Comune si è pensato comunque di poter organizzare comunque la sfilata, si presupponeva che il virus non contagiasse più come durante i mesi più difficili della pandemia.

“Avevamo pensato di organizzare la sfilata in un momento diverso dal Corpus Domini – le parole dell’architetto Teberino – ma le condizioni generali e i contagi ci invitano ad avere la massima certezza di evitare l’esposizione a situazioni di rischio. Pensavamo di uscire velocemente dall’epidemia. Dunque, abbiamo deciso di non proporre nemmeno la sfilata invernale”.

 

“Speravamo pure che si trovasse una cura”, confida il primo cittadino a microfoni spenti. Due condizioni che non si sono realizzate.

“Abbiamo analizzato e atteso in questi mesi, soprattutto nelle ultime settimane, la situazione in riferimento all’evoluzione dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia. E insieme all’Associazione Misteri e Tradizioni, abbiamo continuato a soppesare necessità logistiche ed esigenze di carattere sanitario che, per eventi come quelli della sfilata degli ingegni del Di Zinno, sono da far combaciare e da dover inderogabilmente rispettare, non solo nella nostra città ma ovunque. In questi ultimi mesi soprattutto, abbiamo cercato di verificare se vi potessero essere le condizioni per realizzare la manifestazione”.

Poi la resa: “L’evoluzione dell’emergenza sanitaria in tutto il mondo e non solo in Italia o in Molise è ancora troppo labile per azzardare date che, a questo punto, non dovrebbero più essere solo ipotetiche ma reali e concrete”. Si era ipotizzato infatti pure di organizzare una sfilata a dicembre come avvenuto due anni fa per i 300 anni della nascita dello scultore Paolo Saverio di Zinno o di programmare la sfilata a settembre.

“Di comune accordo con l’Associazione Misteri e Tradizioni, abbiamo preso atto dell’impossibilità di realizzare, per quest’anno, la tradizionale sfilata dei Misteri“.

Per l’amministrazione non c’erano nemmeno le condizioni per realizzare una festa più ‘piccola’, come avvenuto a Termoli che comunque rinnoverà la tradizionale sfilata di San Basso. 

 

 

L’Assessorato alla Cultura guidato da Paola Felice guarda già all’edizione 2021: “La storia della nostra tradizione più sentita non si ferma comunque, e siamo certi che la mancanza che abbiamo già avvertito in occasione del Corpus Domini e che sentiremo dentro di noi anche quando ci ritroveremo a ricordare ciò che è stato questo 2020, si trasformerà in nuovi importanti progetti per rilanciare fuori dal nostro territorio la sfilata degli ingegni”.

 

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