Smartworking flop

In Regione ‘piange’ il telefono: uffici irraggiungibili, disagi per gli utenti

Il capogruppo del Partito democratico Micaela Fanelli rilancia le segnalazioni dei cittadini e chiede di conoscere le nuove procedure di gestione e controllo dei servizi all’utenza nell’emergenza Covid.

L’epidemia da covid-19 ha imposto nuove modalità di lavoro, l’ormai famoso smart working, che dovrebbe limitare i disagi per i cittadini che si rivolgono alla pubblica amministrazione. Il condizionale è d’obbligo perchè, almeno nel caso della Regione Molise, moltissime persone lamentano difficoltà nel mettersi in contatto con gli uffici regionali, sia telefonicamente, sia nel ricevere risposte via email.

A denunciarlo è il capogruppo del Partito democratico Micaela Fanelli che si fa portavoce degli utenti che non possono recarsi nelle strutture regionali (per questioni personali ovvero per le nuove regole di accesso a tutela della salute pubblica) e dunque non riescono a raggiungere dipendenti, funzionari e dirigenti e ad ottenere risposte in tempi certi.

E ora la consigliera dem capire i motivi del disservizio: “Certa che il personale regionale ce la metta tutta per garantire le attività dei propri uffici, ho scritto alla Regione Molise per conoscere la nuova organizzazione della gestione complessiva delle attività, in seguito alle nuove disposizioni adottate per l’emergenza sanitaria.

Nonostante la riorganizzazione operata con lo smartworking, comprendendo appieno tutte le difficoltà sopraggiunte, resta, infatti, prioritario riprogrammare le modalità operative di lavoro in funzione delle necessarie risposte che devono, in ogni caso, essere sempre garantite all’utenza.
Così, ho formalmente chiesto di acquisire i piani di riorganizzazione delle piante organiche, dei compiti e degli obiettivi assegnati, predisposti dai vertici regionali, Giunta e direttori, per fronteggiare i cambiamenti delle modalità lavorative legate al Covid, anche per i mesi avvenire, per comprendere quali siano gli esami dei carichi, dei fabbisogni, delle procedure di riorganizzazione e delle modalità operative conseguenti”.

Micaela Fanelli

Inoltre, la Fanelli vuole capire “quali siano le disposizioni organizzative e gestionali sulla presa in carico delle telefonate e delle email e come sia strutturato il servizio di risposta, successivamente al loro inoltro all’ufficio desiderato. Inoltre, se, negli orari d’ufficio, è previsto il trasferimento di chiamata o in remoto, anche su numeri cellulari, al personale in servizio incaricato di fornire risposte all’utenza e se le richieste dei cittadini che non riescono a mettersi in contatto con gli uffici vengono comunque prese in carico e in quali tempi vengano evase”.

Infine il capogruppo dem fa alcune considerazioni politiche riservando qualche punzecchiatura al presidente Donato Toma: “Superata l’ennesima crisi di maggioranza e prima che ne sopraggiungano altre a rallentare il già scarso lavoro della Giunta regionale, dopo due anni di stasi, sarebbe il caso di iniziare a pensare come risolvere i problemi dei molisani, che davvero non sanno più a chi rivolgersi per trovare ascolto e risposte.

Altre regioni da mesi hanno riorganizzato i propri servizi, garantendo tutte le risposte e le prestazioni richieste. Una necessità, un obbligo giuridico e di rispetto delle persone che anche il Molise deve assicurare ai propri cittadini, rendendo sempre più efficiente il funzionamento dei propri uffici”.

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