La scintilla che ha riacceso il fuoco delle polemiche è stata una foto, scattata dal giornalista Paolo di Lella, e pubblicata sui social: ritraeva il ‘famoso’ manifesto sexy relativo alla pubblicità di un autolavaggio che a prezzi vantaggiosi offre la pulizia dell’auto. Il cartellone pubblicitario, già apparso in città nelle scorse settimane e parzialmente oscurato dopo la ‘rivolta’ della consigliera regionale di Parità Giuseppina Cennamo, delle rappresentanti di sindacati e associazioni a tutela delle donne, ieri (23 luglio) era visibile nella piattaforma semovente di piazza Falcone e Borsellino. In pratica in pieno centro, davanti all’ingresso di villa de Capoa e dell’ex hotel Roxy, per intenderci. E quindi in un luogo ancora più visibile e trafficato rispetto ai 6 per 3 posizionati in varie strade del capoluogo.
Apriti cielo. “Un affronto, in un luogo dedicato al ricordo dei giudici uccisi alla mafia non possono comparire spot del genere”, hanno tuonato alcuni cittadini. Fra loro qualcuno ha pure segnalato che la stessa pubblicità ‘gira’ sulla struttura di colle delle Api, nei pressi del Mc Donald. Quindi la richiesta la consigliera comunale del Pd Bibiana Chierchia di farsene portavoce in Municipio. E l’esponente dem, ex assessora all’Urbanistica, non ha perso tempo: questa mattina, in apertura della riunione dell’assise civica, ha chiesto al sindaco Roberto Gravina di rimuoverlo. “Quella pubblicità usa indecentemente, indegnamente e scabrosamente il corpo delle di due donne per fare pubblicità a un autolavaggio”, le parole della Chierchia ricordando pure che “avevamo chiesto che la città di Campobasso non vedesse lo scempio di un manifesto pubblicitario offensivo e lesivo dei diritti della persona”.
In realtà il sindaco non è direttamente responsabile della pubblicità visibile in città. A Campobasso il settore è affidato ad una società concessionaria, la Punto Immagine. “Si è trattato di un errore tecnico del sistema che ha ripescato l’immagine e l’ha inserita nella bobina della memoria“, spiega a Primonumero Eliseo Sipari. Insomma è un po’ come avviene negli spot pubblicitari che vediamo in tv e vengono programmata. “Ma è girata solo nella giornata di ieri (quando è stata scattata la foto, ndr), oggi e l’altro ieri non c’era nella macchina. Anche perchè non c’è contratto in corso con l’autolavaggio che è l’unico responsabile, assieme all’agenzia pubblicitaria che ha realizzato il cartellone, di quel contenuto”.
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