Tornano le visite

Riapre il Castello Monforte: “La richiesta c’è, molti turisti anche da fuori regione”

Finalmente torna visitabile il maniero del capoluogo: risolti i problemi legati all'installazione del secondo servizio igienico. "Durante la chiusura abbiamo avuto molte chiamate di persone interessate a una visita, anche dal Nord" spiega uno dei soci di 'Incima' che gestisce, per conto di 'Laboratorio Aperto' sia il Castello che la Via Matris. Il contratto che lega il Comune alla cooperativa scade il 30 settembre e dovrebbe essere prorogato.

Dire Castello Monforte è dire Campobasso. Un binomio indissolubile, come del resto viene rappresentato in tutte le cartine d’Italia. Da qualche tempo il simbolo del capoluogo era chiuso: prima il covid, poi intoppi vari. L’ultimo dei quali era legato all’assenza di un secondo servizio igienico: le norme parlano chiaro, un altro bagno chimico serviva. Ed è stato installato.

Da lunedì mattina, dunque, si sono riaperte le porte del maniero che tante ne ha vissute e tante ne dovrà ancora vedere. Bisogna aggiungere che la riapertura è stata possibile grazie allo stanziamento di 2500 euro in favore di ‘Rti-Incima’, facente capo alla società cooperativa ‘Laboratorio Aperto’, che si occupa della gestione sia del Monforte che della Via Matris.

Soldi che serviranno per l‘igienizzazione/sanificazione dei servizi igienici, lavori abbastanza costosi e che vanno fatti periodicamente. In ogni caso, la notizia più bella è che i problemi sono stati risolti e che si può tornare a visitare il Castello.

Il Comune ha prorogato fino al 30 settembre 2020 il contratto (che si spera possa essere allungato ulteriormente alla scadenza, ndr) con la stessa cooperativa, che assicurerà orari precisi di apertura e chiusura che si invitano a rispettare, da parte di tutti i cittadini. La mattina la fascia oraria garantita è quella che va dalle 9 alle 13, il pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30.

Bisogna dire che le richieste di poter visitare il castello sono state quotidiane durante la chiusura: “Abbiamo ricevuto davvero molte chiamate da parte di chi desiderava venire a Campobasso – spiega uno dei soci di Rti-Incima, Antonio Salvatore – e devo dire che molti provengono da fuori regione. Questo è sicuramente un buon segnale a livello turistico per la nostra città”.

Per fare qualche esempio, negli ultimi due giorni sono arrivati turisti da Vicenza, Macerata, Treviso, Pavia, Faenza, dalla provincia di Bari, di Ferrara. E anche dall’Olanda e dalla Svezia.  FdS

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