di Antonio Andriani
No, mai nulla principia dalla mente,
nemmanco i gesti d’un benefattore
o le ricche mazzette dell’assessore
che riceve soldi. Quant’è potente,
e me che ne scrivo un immondo pezzente!
Ai cittadini, dona ‘n ascensore
che parta, all’occorrenza, dal core
e va fino ‘l cervello, direttamente.
Il tutto, con fondi comunitari;
dimani stesso partirà l’appalto,
già nelle grinfie di scaltr’impresari.
Alta velocità su tre binari,
carrozze impreziosite da cobalto
e, forse, pedaggio gratuito. Magari!
Andri060620 Parafrasi = l’estensione metrica del sonetto permette abbondanti farciture letterarie, in 16 versi endecasillabi ce n’è da raccontare. Questo lo schema delle rime: ABBA-ABBA-CDC-CDC. Quello dell’ascensore tra cuore e mente, è un mio vecchio sogno che, finalmente ed a breve, sta per compiersi. Avendo come maestro il migliore tra i poeti, le allegorie politiche e romantiche si sovrappongono e si rincorrono senza soluzione di continuità; le argomentazioni liriche monotematiche le lascio agli altri. Non a chiacchiere, sono contro gli inglesismi e gli stranierismi; a colpi di endecasillabi, rivaluto lemmi del passato, parole desuete ma dalla estrema musicalità.
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