La protesta dei trolley

Turismo bloccato, 200 operatori verso il tracollo: “Fatturato azzerato, senza aiuti è la fine”

Questa mattina, 3 giugno, decine di lavoratori del settore si sono fatti sentire davanti al Consiglio regionale: trolley vuoti e clacson a tutto volume. Un settore, quello degli operatori turistici, che coinvolge centinaia di persone in tutto il Molise: "Si parla di 6-7 milioni di perdite" spiega Sandro Moffa. Per Pasquale Andreola "è fondamentale che la Regione, l'assessore, si aprano al dialogo con le agenzie e prevedano provvedimenti seri e urgenti".

Il trolley, di solito, fa rima con vacanza, svago, ferie. O magari lavoro. Questa volta, però, non si parla di persone pronte a prendere l’aereo o il treno ma degli operatori del settore che sono allo stremo. Aziende di bus turistici, agenzie di viaggio, lavoratori del mondo del turismo che però non viene riconosciuto come turismo. E questo è un paradosso. Tutti col trolley chiuso davanti al Consiglio regionale, questa mattina, 3 giugno, per chiedere ossigeno al presidente Donato Toma.

I numeri sono drammatici, fanno impressione: in Molise ci sono circa 140 aziende del settore dei bus turistici, quasi sempre a conduzione familiare. Tradotto: sono coinvolte decine e decine di famiglie, per un totale di circa 800 persone. Un numero molto alto per le cifre esigue del Molise.

Protesta agenzie di viaggio consiglio regionale Campobasso

“Protestiamo perché come bus turistici abbiamo avuto zero aiuti, siamo rimasti fuori anche da tutti i bandi – spiega Sandro Moffa -. La manifestazione è nata perché vogliamo farci vedere e sentire, chiediamo aiuti a fondo perduto per il settore, altro che click day”.

I bus e i minivan, partiti da ogni angolo della regione, hanno raggiunto il capoluogo intorno alle 10.30 suonando i clacson che hanno rimbombato nelle principali strade di Campobasso, dalla periferia al centro fino a Selvapiana, dove era prevista la sosta. E a tal proposito, lo stesso Moffa tiene a “ringraziare il Matrix Bar che ci ha ospitato per tutta la manifestazione e ha offerto caffè a tutti”.

Protesta agenzie di viaggio consiglio regionale Campobasso

Detto questo, bisogna aggiungere che i bus turistici sono fermi, bloccati dal 23 febbraio, cioè da ormai tre mesi e dieci giorni. E la luce non è ancora visibile: “Saremo gli ultimi a ripartire, nella migliore delle ipotesi riprenderemo da marzo 2021″. E intanto il fatturato si è azzerato: “Non abbiamo avuto più alcuna entrata, nè aiuti. E se pensiamo che gestiamo quasi tutti aziende a conduzione familiare… Paradossalmente, noi che lavoriamo con il turismo avendo a che fare con alberghi, musei, aeroporti, non abbiamo nulla a che vedere con il Ministero del Turismo ma dipendiamo dal settore trasporto passeggeri”.

Protesta agenzie di viaggio consiglio regionale Campobasso

La voce è pressoché unanime anche tra le agenzie di viaggio. “La situazione è veramente drammatica in tutta Italia – denuncia Pasquale Andreola -. Siamo chiusi dal 3 marzo, avevamo già svolto un grosso lavoro per la stagione estiva, quindi siamo stati costretti a rimborsare, fare voucher. Chiediamo che la Regione, l’assessore, si aprano al dialogo con le agenzie e prevedano provvedimenti seri e urgenti”.

Solo a Campobasso si parla di oltre 20 agenzie di viaggio, che coinvolgono una quarantina di famiglie. E’ un motore per l’economia molisana assolutamente strategico. Di questi tempi si era già nel pieno della stagione dei viaggi: “Al momento non è ancora partita anche perché le direttive sono ancora poco chiare. Navighiamo a vista” conclude laconico Andreola.

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