Avvertito in tutto il basso molise

Torna la paura: terremoto di magnitudo 3.5. A Montecilfone nuove lesioni a serbatoio e chiesa

Secondo l'Ingv il sisma si è verificato a 18 km di profondità alle 18,21. La scossa è stata avvertita distintamente in diversi paesi della stessa area già colpita da due terremoti nell'agosto 2018. Danni agli edifici giù inagibili nel paese arbereshe. Amaro sfogo del sindaco Manes

Una scossa di terremoto si è verificata questo pomeriggio 29 giugno alle 18,21 con epicentro a circa 3 km a sud est di Montecilfone, con magnitudo provvisoria stimata in 3.5. La scossa è stata avvertita distintamente in Basso Molise.

La prima stima del sito ufficiale dell’Istituto nazionale di geofisica vulcanologia e geofisica individua quindi Montecilfone come epicentro del sisma a una profondità di 18 km.

montecilfone serbatoio chiesa gente terremoto 29 giugno 2020

Il sisma è stato avvertito distintamente in diversi paesi del Basso Molise, quali ed esempio Guglionesi e Palata, cioè la zona dove si sono verificate due forti scosse il 14 e 16 agosto 2018.

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Probabile quindi che si tratti di un sisma collegato alla stessa faglia. Il terremoto odierno sarebbe sussultorio e non ondulatorio.

Molta gente ha riferito di aver avvertito la scossa. Paura e persone in strada in diversi Comuni non solo molisani ma anche delle vicine province di Foggia e Chieti. I vigili del fuoco di Termoli riferiscono di non aver ricevuto chiamate per richieste di aiuto o interventi. (qui sotto il serbatoio di Montecilfone, prossimo a lavori di messa in sicurezza).

montecilfone serbatoio chiesa gente terremoto 29 giugno 2020

Le verifiche sugli edifici stanno invece procedendo nei Comuni più vicini all’epicentro. La Protezione civile è stata già allertata per dei sopralluoghi. Sulla propria pagina Facebook, la Protezione civile regionale riferisce che “al momento non si registrano danni a persone o cose. La sala operativa della Protezione Civile continuerà a monitorare la situazione in sinergia con sala situazione itala e Ingv”.

Molte persone hanno riferito di aver sentito una sorta di boato durato qualche secondo prima che la terra iniziasse a tremare. Il sisma è stato avvertito tanto da chi vive nei piani alti dei palazzi che al pian terreno (qui sotto Guglionesi).

scossa guglionesi chiesa madre

A Montecilfone sono state riscontrate nuove crepe e caduta di calcinacci in tre edifici che erano già inagibili dal sisma dell’agosto 2018. Si tratta del serbatoio che deve essere ristrutturato a breve, la chiesa madre di San Giorgio e il vecchio municipio. “Hanno avuto dei nuovi cedimenti, tutte e tre le strutture sono peggiorate” riferisce il sindaco Giorgio Manes.

crepe chiesa montecilfone

Nelle sue parole comprensibile amarezza. “Chiedo ancora una volta che venga nominato il commissario alla ricostruzione“.

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Il Governo infatti non ha mai preso questa decisione, rinviando per motivi tuttora sconosciuti. Intanto il presidente della Regione, Donato Toma, è in contatto telefonico con Manes e gli altri amministratori locali. La struttura regionale, tramite la Protezione civile, sta seguendo l’evolversi della vicenda.

crepe chiesa montecilfone

In serata il sindaco Manes si è sfogato pubblicamente. “Avrei voluto restare in silenzio, perché non c’è più nulla da aggiungere. La ricostruzione pesante deve ripartire. Basta promesse, basta si inconcludenti, basta prese per i fondelli. A nome di tutti i cittadini di Montecilfone e di tutte le comunità terremotate, esigo che venga nominato il commissario. E’ vergognoso ed inaccettabile una situazione del genere a distanza di due anni dal sisma. Anche noi siamo Italia, anche noi abbiamo gli stessi diritti di tutti i terremotati. Lo ripeterò fino allo sfinimento, Montecilfone e tutti i comuni terremotati sono in attesa da ben due anni di una benedetta nomina. Ora basta!”.

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