La gdf tira le somme

Spesa pubblica: danni per 10 milioni, 118 persone sotto controlli antimafia: i numeri della Finanza con la sfida del Covid

In occasione del 246esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, il nuovo comandante, il generale Salvatore Refolo, ha illustrato il bilancio operativo dell’anno e dell’emergenza da “covid-19”

Sono stati eseguiti 1.366 interventi ispettivi in un anno. Sono 642 le indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. La Guardia di finanza, in occasione del 246esimo anniversario, tira le somme dell’attività svolta in 365 giorni di lavoro.

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione delle Fiamme gialle.

Azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di 440 interventi ispettivi e di 47 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare reati fiscali, principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione, e di denunciare 78 soggetti all’autorità giudiziaria.

Il valore dei beni sequestrati in materia di imposte dirette e Iva è di quasi 1 milione di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 16 milioni di euro.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 20 i casi scoperti di società cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’Iva, anche mediante indebite compensazioni. Non meno significativo è stato l’impegno nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 63 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 22,5 milioni di euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 54 datori di lavoro per aver impiegato 84 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 21 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione nei porti, negli aeroporti e nelle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.

Complessivamente, sono stati sequestrati 94.000 chilogrammi di prodotti energetici, con la denuncia alla competente Magistratura di 7 responsabili.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 58 controlli riscontrando 7 violazioni. Inoltre, sono state concluse 2 indagini di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia a piede libero di 2 soggetti.

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica Amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Al riguardo sono 240 gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 50 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 55 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 550mila euro, mentre si attestano su circa 385mila quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 50.

Le attività in materia di spesa pubblica hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 10,6 milioni di euro, a carico di 121 soggetti, nonché avanzate proposte di sequestro per 3 milioni di euro.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, i finanzieri hanno denunciato all’autorità giudiziaria 12 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.

Nell’ambito dei piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 14 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 10 persone.

Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le frodi più consistenti hanno interessato le prestazioni assistenziali (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre), con 385mila di euro di indebite percezioni.

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 18 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2019, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

Nel corso del 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 118 soggetti, ed ammonta a quasi 5 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti per il sequestro all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di soggetti connotati da cosiddetta pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc..

Sono stati inoltre eseguiti 561 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 59 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 34 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 2 sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 3,6 milioni di euro.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunciati 16 soggetti in relazione alla distrazione di patrimoni per un totale di 4,8 milioni di euro. Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono state sottoposte a sequestro banconote false per un valore complessivo di 28.540 euro.

Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 105 interventi e dato esecuzione a 4 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 51.923 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.

Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti nel corso del 2019 si è proceduto al sequestro, complessivamente, di oltre 14,3 chilogrammi di sostanze stupefacenti di cui oltre 13 chili di hashish e marijuana, 806 grammi di cocaina e 406 grammi di altre droghe, nonché di un automezzo utilizzato per i traffici illeciti della specie, arrestando 12 narcotrafficanti e deferendo a piede libero all’autorità giudiziaria altri 78 responsabili. Da ultimo, a cura del dipendente Reparto Operativo Aeronavale di Termoli, è stata mantenuta alta l’attenzione in materia di flusso illegali di migranti atteso che, nell’ultimo periodo, si è registrato un incremento del fenomeno proveniente Mediterraneo orientale e diretto anche verso le coste del basso Adriatico, con caratteri peculiari e dissimili rispetto al modus operandi riscontrato nello stretto di Sicilia.

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Circa 8.000 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19: quasi 52 i soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza, su un totale di oltre 8.000 persone controllate.

Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 391 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte, in linea con l’evoluzione del contesto esterno, riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente.

L’impegno profuso in tale comparto operativo, si è, in particolare, concretizzato con il sequestro di beni per un valore di quasi 1 milione di euro nell’ambito di un’indagine in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio derivante dal traffico di stupefacenti.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 7 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione nonché sottoposte a sequestro oltre 133.677 mascherine e 45 confezioni di igienizzanti, per un totale di 70 litri. Inoltre, è stato accertato un caso di manovre speculative su merci, in relazione al quale è stato deferito all’A.G. un responsabile nonché sottoposte a sequestro 300 mascherine commercializzate con un ricarico del 1.400% rispetto al prezzo di acquisto.

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