Campobasso

Sentenza choc del tribunale del Riesame: è libero il camorrista di “Piazza Pulita”, capo dell’organizzazione che in Molise garantiva 5 chili di coca al mese

Su richiesta degli avvocati, i giudici hanno scarcerato l’uomo che era al vertice dell’organizzazione piramidale smantellata dai carabinieri del nucleo investigativo e dagli uomini della guardia di finanza il 20 maggio scorso. Le motivazioni fra trenta giorni

Associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, estorsioni, anche con l’aggravante del “metodo mafioso”. Ancora: trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio e porto abusivo di armi.

Sono i reati racchiusi in quasi tre anni di indagine dei carabinieri del nucleo investigativo e della guardia di finanza. Inchiesta coordinata dalla distrettuale antimafia che ha portato all’esecuzione di 39 misure cautelari. Venti in carcere, 7 ai domiciliari. Poi, 4 divieti di dimora in Molise e Campania, 6 divieti di dimora in Molise, 1 obbligo di dimora a Campobasso e 1 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Emesso anche un mandato di Arresto Europeo nei confronti di un cittadino rumeno attualmente residente in Germania.

Numeri grossi, come quelli che hanno raccontato l’arrivo in provincia di Campobasso di almeno 5 chili di cocaina al mese, dei soldi guadagnati con lo spaccio  e reinvestiti in due imprese molisane che operano nel settore della commercializzazione di pellet, del sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di abitazioni, autovetture, quote societarie di due imprese molisane per un valore di oltre 1 milione di euro.

Tre organizzazioni che facevano capo ad un unico boss. Arrivato a Bojano da Napoli, legato al clan “Raga”, che a Scampia ordinava coca a gogò da far arrivare in Molise “servendo” le due associazioni che ruotavano attorno alla sua.

Trecento pagine di ordinanza, 5000 pagine di informativa, un fascicolo di 20mila pagine. Tutto dettagliato. Ma il 52enne di Napoli da ieri è un uomo libero. Lo ha stabilito il tribunale del Riesame che ha accolto l’istanza avanzata da suoi avvocati. Assieme a lui torna libero anche un altro complice, coinvolto nell’organizzazione criminale.

Una sentenza che ha fatto discutere. Prima di queste ultime due istanze, lo stesso Riesame aveva rigettato quelle a carico di altri 13 indagati che avevano chiesto la scarcerazione, convalidando quindi le misure. Ora si attendono i trenta giorni utili per le motivazioni che hanno indotto i giudici, in questo caso, a percorrere una strada diversa.

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