Un nuovo inizio

Due metri di distanza, mascherine, sanificazione. Bocce, ok agli allenamenti per 800 molisani

Regole ferree per ripartire con le attività. Cinque bocciodromi su 14 hanno già riaperto: “Per il ritorno alle gare aspettiamo il Consiglio Federale del 15 giugno, che detterà le linee guida per l’immediato futuro della nostra disciplina sportiva”, spiega il presidente della Fib Molise, Angelo Spina. Nella nostra regione sono 600 gli agonisti, di cui una cinquantina di donne. Presto sarà inaugurato il nuovissimo impianto di Riccia e sarà completata la ristrutturazione di quello di Castelpetroso, due autentici gioiellini.

Un movimento che coinvolge oltre 800 molisani iscritti a 14 società diverse sul territorio. Quella delle bocce è una pratica che negli ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale: solo tre anni fa si contava la metà dei tesserati attuali, un risultato che fa felice la gestione di Angelo Spina, alla guida della federazione molisana. La mazzata del covid non ha risparmiato la disciplina che mira a entrare nel loto degli sport olimpici. E il traguardo sembra vicino.

 

Da qualche giorno hanno riaperto cinque bocciodromi. Le prime società a riattivare le attività sportive sono state la Bocciofila Frosolonese e la Bocciofila Monforte Campobasso. A seguire, il 6 giugno anche i soci della Madonna delle Grazie Termoli si sono ritrovati al bocciodromo comunale della cittadina adriatica, il giorno successivo le società Avis Campobasso e Bocciodromo Comunale Campobasso si sono ritrovate al Centro Tecnico Regionale di via Insorti d’Ungheria.

Bocce

I tanti amanti delle bocce, così, hanno ricominciato a giocare a bocce e a ritrovarsi negli impianti sportivi dopo tre mesi di chiusura. Al via le attività anche al Bocciodromo Molisano, al Quartiere Cep di Campobasso. Riaperture ok, ma cosa si è dovuto fare e quali sono le norme per allenarsi in sicurezza?

 

Innanzitutto, i cinque bocciodromi hanno provveduto alla sanificazione degli impianti, affidandosi a ditte specializzate. Passando, invece, alle nuove regole, tra le misure anti-covid c’è sicuramente la sanificazione delle bocce prima e dopo l’allenamento, oltre al distanziamento sociale in campo di due metri, fuori di un metro, e poi l’utilizzo obbligatorio delle mascherine e dei gel disinfettanti. Resta vietato l’utilizzo degli spogliatoi, così come le strette di mano tra giocatori. È abbastanza inconsueto osservare giocatori in mascherina che limitano al massimo i contatti: per ora va bene così, l’importante era ripartire.

Sanificazione bocce

Bisogna chiarire che però attualmente sono ammessi solo gli allenamenti: per le gare ufficiali non c’è ancora una data di ripartenza. “Per il ritorno alle gare aspettiamo il Consiglio Federale del 15 giugno, che detterà le linee guida per l’immediato futuro della nostra disciplina sportiva”, spiega il presidente della Fib Molise, Angelo Spina. Ma in ogni caso, “si respira un rinnovato entusiasmo, siamo felici di aver potuto riaprire i bocciodromi. Dopo oltre due mesi di lockdown il ritrovarsi con gli amici di tutti i giorni è stata una cosa meravigliosa, indispensabile alla nostra salute e psiche. In tanti, subito si sono rimessi le scarpette da ginnastica per tornare a giocare”.

 

Resta un bel po’ di rammarico per quel che poteva essere e che invece non è stato: “Avremmo dovuto organizzare i Campionati italiani maschili e femminili di categoria B e C – ha ricordato il numero uno delle bocce molisane –. Un appuntamento importante per lo sport e il territorio della nostra regione. Sarebbero dovute venire nel capoluogo e in regione oltre 600 persone tra atleti e accompagnatori. Credo che l’appuntamento sia solo rimandato. Ci tengo comunque a inviare il mio in bocca al lupo a tutte quelle società che si sono già riattivate, sperando che, a breve, tutti i bocciodromi apriranno i battenti”.

 

E ci sono anche belle storie da raccontare. Come quella della Bocciofila Avis Campobasso del presidente Giuseppe Iacovino che ha tra le sue fila 40 bambini tutti praticanti, oltre a poter annoverare il campione italiano individuale sitting, Mauro Piacente. “Alla Bocciofila Monforte di villa de Capoa abbiamo tesserato 25 ragazzi con disabilità – annuncia il presidente Giuseppe Formato – e avvieremo un progetto di integrazione sportiva e sociale con la cooperativa sociale Sirio”.

Angelo Spina (bocce)

Degli 800 iscritti alle diverse bocciofile, 600 sono agonisti. La percentuale delle donne è bassa ma in crescita: una cinquantina di iscritte in tutto il Molise. Come detto, il Molise vanta 14 società, tra le quali anche una di fuori regione: l’abruzzese Santa Lucia Civitella Alfedena. E bolle in pentola anche altro di interessante: due impianti che quando riapriranno rappresenteranno altrettanti gioiellini sportivi. Si tratta del nuovo bocciodromo comunale di Riccia e della struttura di Castelpetroso, in ristrutturazione. E sono stati nominati i due delegati provinciali Fib Campobasso (il termolese Tiziano Muchetti) e Fib Isernia (Paolo Vacca di Castelpetroso), entrambi ingegneri.

 

“A Riccia si sarebbe già dovuta inaugurare la bellissima struttura sportiva – ha concluso Angelo Spina, pronto per il secondo mandato –. L’emergenza sanitaria ha fatto slittare la fine dei lavori. La Bocciofila Riccese si era già affiliata a gennaio con ben 62 soci. Il bocciodromo di Riccia ci consente di coprire una vasta aria, scoperta da impianti per giocare a bocce, ma dove c’è tanta passione. A Castelpetroso, invece, i lavori di ristrutturazione sarebbero dovuti iniziare a marzo, ma sono slittati alla metà di maggio. I lavori sono in corso. Sarà bello ricominciare a pieno regime con due inaugurazioni. In periodi di crisi e in una regione con una carenza strutturale, per quel che concerne l’impiantistica sportiva, il movimento delle bocce, al contrario, inaugura due strutture moderne e all’avanguardia. Alle due società il mio abbraccio, in attesa del taglio del nastro”.      FdS

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