Campobasso

Riattivazione trasporto pubblico essenziale, i sindacati sollecitano il Comune

"E' urgente disporre la riattivazione di un servizio pubblico essenziale e di quel diritto alla mobilità dei cittadini costituzionalmente garantito" dicono le organizzazioni sindacali. Al momento, sono garantite le seguenti fasce orarie per quel che riguarda il trasporto extraurbano: 5.30-8,30, 13.00-16,00 e 18:00-20,00.

I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti, con una lunga nota, sollecitano il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, a “disporre la riattivazione, con cortese sollecitudine, di un servizio pubblico essenziale e di quel diritto alla mobilità dei cittadini costituzionalmente garantito”.

Lo scorso 2 maggio è stata emanata l’ultima ordinanza del presidente della Giunta Regionale, resa peraltro immediatamente esecutiva, con la quale è stata disposta la revisione temporanea della programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale extraurbano per effetto della situazione emergenziale.

“L’attuazione di tale ordinanza, indirizzata ed applicata anche al trasporto pubblico locale di tipo urbano, è stata tuttavia subordinata proprio per quest’ultima tipologia di servizio, alle decisioni ed ai provvedimenti finali dei rispettivi enti locali competenti” proseguono i sindacati.
E “in assenza di interventi e di provvedimenti da parte dei citati enti locali competenti, come nel caso dell’amministrazione comunale di Campobasso, il programma di esercizio del trasporto pubblico locale risulta, pertanto ancorato alle forti limitazioni imposte dall’ordinanza e che ha disposto in linea di massima, l’effettuazione di collegamenti essenziali all’interno delle seguenti tre fasce orarie: 5.30-8,30, 13.00-16,00 e 18:00-20,00″.

Le organizzazioni dei lavoratori ritengono che nel frattempo “è cambiato letteralmente il quadro relativo all’emergenza epidemiologica ma soprattutto è stata disposta, di concerto con la Conferenza delle Regioni, la riapertura delle attività economiche, produttive e sociali del Paese con tutto quello che ne consegue anche rispetto alla mobilità delle persone. Se a tutto ciò aggiungiamo peraltro la necessità di dover rispettare le rigide misure legate al cosiddetto distanziamento fisico interpersonale e che, nel caso del trasporto pubblico locale, si traduce in una drastica riduzione del numero massimo dei viaggiatori trasportabili a bordo dei mezzi pubblici, appare alquanto urgente intervenire per aumentare sensibilmente servizi e corse da assicurare al trasporto urbano nella città di Campobasso”.

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