Interrogazione di m5s

Parco del Matese, l’iter si blocca 3 anni dopo l’istituzione. “Molise e Campania ferme”

Il parlamentare di M5S Antonio Federico assieme al collega campano Pasquale Maglione è tornato ad incalzare il Ministero dell'Ambiente.

Tre anni dopo l’approvazione in Parlamento della legge che istituisce il Parco del Matese non si capisce ancora a che punto è l’iter per concludere un progetto che avrebbe una portata rilevante sull’economia regionale, già in forte difficoltà dopo l’emergenza provocata dal covid. Della vicenda si è parlato anche in Consiglio regionale poco tempo fa, dopo lo scontro tra Regione Molise e alcuni comuni interessati sulla perimetrazione.

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Il parlamentare di M5S Antonio Federico assieme al collega campano Pasquale Maglione è tornato ad incalzare il Ministero dell’Ambiente. 

“Da troppi anni – spiega il deputato pentastellato – i cittadini di due regioni, quattro province e decine di comuni attendono la definitiva costituzione del Parco sulla cui importanza il MoVimento 5 Stelle batte e ribatte da quasi dieci anni.

Ora serve fare definitivamente chiarezza sulla mancata conclusione di questo iter, sul ruolo che stanno avendo le amministrazioni regionali di Molise e Campania e sulle iniziative del governo nazionale per rimuovere ogni tipo di ostacolo”.

Antonio Federico

Nell’interrogazione i parlamentari chiedono al Ministero dell’Ambiente qual è lo stato dell’istruttoria che riguarda il Parco e quali iniziative di propria competenza intende adottare per determinarne la definitiva istituzione.

“Il Parco nazionale del Matese – sottolinea Federico – può rappresentare una svolta per una vasta area. Parliamo di una superficie di oltre 100.000 ettari, a cavallo tra Molise e Campania, il cui valore naturalistico è stato sancito dall’Unione Europa che all’interno del Parco ha individuato quattro aree rientranti nella Rete Natura 2000, ritenute preziose per la conservazione degli uccelli selvatici e degli habitat naturali. La stessa zona accoglie 44 geositi, anche di rilievo internazionale, ed è attraversata da due antichissime direttrici viarie oggi percorse da migliaia di viandanti e pellegrini: la Via Francigena del Sud e la Via Micaelica. Per tutto questo ritengo assurdo che le zone limitrofe all’area parco continuino ad accogliere impianti che ne comprometterebbero la valenza.

Tecnicamente il Parco nazionale del Matese è stato istituito nel 2017, perché era e resta chiara la sua importanza all’interno di un’ampia area in sofferenza economica. L’Ispra ha poi presentato alle Regioni una proposta di perimetrazione e zonazione insieme a uno schema di disciplina di tutela per le diverse zone. Ora l’iter è fermo. Vogliamo capire perché e vogliamo sapere quali sono le reali intenzioni delle Regioni interessate. Molise e Campania non possono, non devono perdere questa occasione di tutela e sviluppo”.

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