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La scuola Montini ‘resta’ al Cep: “Sarà demolita e ricostruita in via Scarano”. Lavori da 9 mln

La maggioranza ha rimodulato l'intervento: non saranno divise primaria (a San Giovannello) e secondaria (area attuale) come previsto dalla vecchia amministrazione. Il dibattito è scaturito da una mozione presentata dalla Lega che chiede "date certe e coinvolgimento del consiglio comunale". L'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Amorosa: "L'avvio dei lavori è previsto a inizio 2022".

Tema scottante, oltre che sensibile e sentito, quello discusso nel Consiglio comunale di Campobasso. Si parla di edilizia scolastica, di nuove scuole da costruire e vecchie da abbattere. Nello specifico, il riferimento è alla scuola ‘Montini‘ di via Scarano (Quartiere Nord-Cep), da tempo chiusa per questioni di sicurezza: come noto, gli studenti della stessa sono stati trasferiti in un’altra struttura della zona industriale, la sede dell’ex assessorato alle Attività produttive della Regione Molise, per la quale si pagano 240mila euro all’anno di fitto.

Il gruppo della Lega ha portato in assise un ordine del giorno sull’argomento, visto che nel mese di marzo è stata approvata una delibera, la numero 67, con cui l’amministrazione Gravina ha rimodulato l’intervento, frutto dell’Accordo di programma ‘Scuole sicure’ sottoscritto con la Regione Molise: “Non era il caso di portare il tutto in Consiglio considerando la sostanziale modifica apportata? C’è qualche data certa sui lavori?”. Queste le domande principali rivolte dal capogruppo Alberto Tramontano.

Entrando nel dettaglio, si tratta di un intervento di 9 milioni di euro in cofinanziamento che serviranno a demolire la vecchia scuola ‘Montini’ e ricostruire un nuovo edificio. In un primo momento, l’amministrazione Battista aveva pensato di ricostruire nella zona di San Giovannello, salvo poi avere parere tecnico negativo e tornare sui propri passi in parte, destinando la zona di San Giovannello alle scuole medie inferiori e quella di via Scarano per primaria e infanzia.

Qui l’articolo sull’approvazione del piano di lottizzazione di San Giovannello che prevedeva anche la costruzione di una scuola e di una palestra.

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Nulla di tutto ciò: gli studenti andranno tutti in via Scarano, ha deciso la maggioranza pentastellata. Come spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Amorosa: “L’esigenza di apportare una modifica all’accordo di programma è stata accolta nel mese di febbraio. La riprogrammazione prevede la demolizione e ricostruzione del polo scolastico Montini di via Scarano per l’importo totale di 9 milioni, di cui 3 milioni finanziamento Fondo per lo sviluppo e la coesione, 3 milioni e 650mila euro come alienazione della scuola di Via Kennedy e 2 milioni e 300mila euro attraverso l’accensione di un mutuo”.

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Nel polo scolastico nuovo non sono contemplati le due palestre e l’auditorium, per le quali nel precedente accordo si prevedeva la costruzione per un totale complessivo di 12 milioni. “È intenzione di questa amministrazione – ha ribadito l’assessore – procedere ad una rivisitazione dell’Accordo di programma di contrada San Giovanni in Golfo, area a valle e a monte di via Altobello e, quindi, la costruzione della palestra prevista in tale area potrebbe essere spostata sull’area della Montini. Difficile indicare una data certa sull’avvio dei lavori, si può dare una possibile data presumibile che avverrà entro inizio 2022″.

Una fetta di finanziamenti dunque dovrebbe arrivare dalla vendita del pericolante edificio di via Kennedy, inserito nel piano alienazioni dall’ex amministrazione del Pd. L’operazione andrà in porto? Il consigliere Tramontano ha sollevato molti dubbi: “Si parla di 3 milioni provenienti dalla vendita della scuola di via Kennedy. Ma a riguardo ci sono notizie di interessati? E se non si venderà cosa accadrà? Rispetto a questa storia, che è legittima politicamente, ci sono troppi elementi sospesi. Esistono anche contenziosi con soggetti già coinvolti?”.

Lo stesso ex sindaco, Antonio Battista (Sinistra) ripercorre quanto accaduto sulla Montini: “Noi avevamo pensato di ricostruirla sull’area di San Giovannello solo per quanto riguarda primaria e infanzia, la secondaria inferiore invece dove è sempre stata. Anche perché nonostante i 13mila metri quadrati dell’area ci è stato detto che non c’erano gli spazi giusti per ospitare tutti. Ora, invece, è diventato possibile farlo su un’area più piccola? E proprio in un momento in cui ci sono nuove necessità legate al covid si ospitano 700 ragazzi. Andremo a mettere aule su aule”.

A stretto giro la replica del sindaco: “Parlando di cose concrete, se tutto va bene riusciremo ad avere scuole nuove tra due anni. Si parla di 700 ragazzi, ma scuole di questo tipo già esistono a Campobasso e noi abbiamo pensato che quel sito si presta bene. L’auditorium e la palestra ci sono, ne manca una per l’infanzia e la primaria, secondo i calcoli possiamo riuscire a farla ottimizzando le risorse, senza occupare altro suolo. E poi la Montini ha un buon deflusso di auto, è una zona già collaudata. Sulle alienazioni delle scuole di via Kennedy e via D’Amato, non ho notizie di nessun interesse ma mi auguro che ne arrivi qualcuno. Ho le stesse perplessità, è chiaro che si tratta di somme aleatorie, ma non possiamo perdere gli 11 milioni di euro, si tratta di fondi 2000-2006 che furono spostati dall’allora sindaco Di Bartolomeo dal traffico alle scuole”.

La mozione riceve i voti favorevoli del Partito Democratico, oltre che della Lega, mentre si astengono Popolari, Forza Italia e Fratelli d’Italia . Contraria la maggioranza (20 voti).

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