Viva il vinile

Luigi Iarocci, chitarrista da Bonefro: primo album e voglia di emergere dalla provincia

Il rock arranca ma non demorde. Nel 2020, anche in Molise ci sono giovani che si rifanno al passato illustre di chitarristi della statura di Hendrix e di Santana. Giovani che provano a rilanciare un genere in parte dimenticato e a fare della musica il proprio lavoro, sfide assai complicate di questi tempi.

Luigi Iarocci, 23 anni da Bonefro, è uno di questi. Lo abbiamo incontrato e intervistato nel luogo e nell’occasione migliori: Bootleg, inaffondabile negozio di dischi campobassano e il Record Store Day, ossia l’iniziativa in cui si sostiene chi ha ancora la forza e il ‘coraggio’ di vendere dischi in vinile e altre cosette da veri appassionati, i benemeriti di 12 pollici e supporti fonografici, insomma.

Bonefro, dicevamo, il paese del grande Tony Vaccaro, ma pure la location di uno dei Festival rock giovanili più amati in regione, il Bonefro Rock Festival. “In effetti quella manifestazione ha avuto un peso notevole sulla mia voglia di suonare – ci ha spiegato – Ho visto tanti bei concerti al Bonefro rock, senza dimenticare il ruolo della scuola di musica dove mi sono formato”.

luigi iarocci

A Luigi piacciono i mostri sacri del rock, il suo è un approccio metodico, dietro c’è l’ambizione di tanti suoi coetanei: emergere dalla provincia molisana. Sembra un ragazzo degli anni Ottanta che guarda con interesse al passato, ma non solo. “Dopo un po’ di esperienze ho deciso di incidere un album con inediti e due cover che sono ‘When we dance’ di Sting (strumentale nella sua versione) e ‘Purple Haze’ di Hendrix”. La band che lo accompagna (Alessio Guarino, Davide Cistriani, Lorenzo Mastrogiuseppe) asseconda bene le velleità del giovane bonefrano. Della partita anche la cantante campobassana Cristiana Antoniani e i chitarristi (“che stimo molto”) Adriano Martino e Luca Colombo.

Vi proponiamo la video intervista realizzata con lui poco prima dello showcase, sempre da Bootleg, con il quale Iarocci ha partecipato all’Indie Record Store Day. In bocca al lupo, ragazzo.

commenta