Coronavirus & rete ospedaliera

Larino Covid Hospital, il Ministero alla Salute favorevole. Trapela il primo via libera, manca l’ufficialità

Questa mattina - 25 giugno - sono iniziate a trapelare le prime notizie sul via libera del ministro della Salute Roberto Speranza al progetto inviato a Roma qualche giorno fa dal commissario Angelo Giustini.

L’ospedale ‘Vietri’ di Larino dovrebbe essere il centro dedicato alle cure dei pazienti che hanno contratto il nuovo coronavirus. Questa mattina – 25 giugno – sono iniziate a trapelare le prime notizie sul via libera del ministro della Salute Roberto Speranza al progetto inviato a Roma qualche giorno fa dal commissario Angelo Giustini.

Certo, per l’ufficialità bisogna aspettare ancora qualche giorno. “Noi sappiamo che a Roma i progetti sono in fase di istruttoria, forse ci chiederanno di apportare alcune modifiche al progetto”, spiega il primo cittadino di Larino Pino Puchetti. “La settimana prossima, tra lunedì e martedì prossimi, potremmo avere probabilmente una risposta definitiva”.

Il piano, sostenuto anche da quasi tutti i sindaci del Molise e dal Consiglio regionale, oltre che i consigli comunali di Larino e Campobasso e la Diocesi di Termoli-Larino, punta a riattivare il nosocomio frentano ed era alternativo al progetto sul presidio sanitario di Campobasso, il Cardarelli, che era stato inoltrato a Roma dalla Regione Molise.

 

Ospedale Covid, il commissario non arretra: a Roma il progetto del Vietri. “Struttura moderna con camera iperbarica”

 

Una struttura più nuova quella di Larino, con meno problemi dal punto di vista della vulnerabilità sismica rispetto al nosocomio del capoluogo. E poi la posizione geografica, la presenza della camera iperbarica e la possibilità di attivare 151 posti letto per l’ossigenoterapia che possono essere fondamentali nella cura dei pazienti che hanno contratto il coronavirus, assieme ai 10 posti di terapia intensiva e 20 di semi intensiva: queste alcune delle ‘carte’ che il commissario Angelo Giustini si è giocato sul tavolo romano e che devono essere state apprezzate anche dal titolare della Salute nel governo Conte bis che ha messo a disposizione importanti investimenti per realizzare negli ospedali strutture dedicate esclusivamente alla cura di chi ha contratto il virus. Occorrono 34 milioni per ‘trasformare’ l’ospedale di Larino.

Il Ministro della Salute del resto aveva già un’idea precisa sugli ospedali misti che durante l’emergenza sanitaria si sono rivelati focolai del contagio. E’ la possibile nuova ondata a preoccupare il Governo e tutti coloro che operano nel settore sanitario.

“Ci aspettano mesi ancora difficili. Il nostro compito è creare le condizioni per convivere con questo virus. Gli ospedali misti invece sono troppo rischiosi per gli altri degenti e per tutto il personale. Infine non si può nemmeno correre il rischio di penalizzare tutti gli altri pazienti e tutte le altre cure”: la posizione espressa dalla ministro della Salute Roberto Speranza qualche settimana fa ad alcuni giornali nazionali.

Probabilmente anche per questo non è andata a buon fine la proposta sul Cardarelli, il principale presidio della regione, paralizzato a lungo proprio a causa della pandemia: ad aprile i primari hanno denunciato reparti al collasso, i pazienti non covid hanno dovuto fare a meno di visite, ricoveri ordinari e di altre prestazioni considerate non urgenti.

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