Coronavirus e polemiche

Gestione caso Covid, minoranza chiede dimissioni sindaco di Roccavivara

La minoranza di Roccavivara chiede le dimissioni del sindaco Franco Antenucci per la gestione dell’unico caso di covid-19 in paese.

“Il sindaco di Roccavivara ha omesso in modo spontaneo di comunicare un caso positivo al Covid alla comunità – scrive il gruppo Roccavivara oltre -. Fatto grave, dopo che la nostra nazione è stata messa in ginocchio istituzionalmente, economicamente e socialmente da una pandemia di interesse mondiale che tutt’ora stiamo combattendo.

Il primo cittadino era a conoscenza dal 19 maggio (versione ufficiale, ma si pensa già prima) della presenza sul proprio territorio di un soggetto rientrato dalla Spagna, che si sarebbe sottoposto ad isolamento preventivo; lo stesso, purtroppo, risultava positivo ai test diagnostici per Covid in data 21 maggio. Solo in seguito al post di denuncia del 28 maggio del gruppo di minoranza (preceduto da sollecitazioni telefoniche affinché la cittadinanza venisse informata), il sindaco emanava uno scarno comunicato il 30 maggio, in cui addirittura affermava di avere appreso la notizia dai social. Nella stessa data, a mezzo stampa, la scorrettezza istituzionale dello scarico di responsabilità sul comune di Campobasso (dove ufficialmente il ragazzo risiede, ma in cui non ha mai fatto ritorno dall’estero, avendo comunicato il domicilio per l’isolamento preventivo nella casa dei genitori a Roccavivara).

Ed è solo del primo giugno la nota trasmessa agli Uffici Comunali per l’attivazione delle misure specifiche per lo smaltimento rifiuti. Mentre nulla si sa a livello ufficiale dagli atti riscontrati (grave mancanza di trasparenza) circa l’attivazione del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, e circa le esatte misure di controllo di rispetto della quarantena, appannaggio della polizia locale”.

Secondo la minoranza “aldilà inoltre di tutte le giustificazioni palesate, il sindaco non poteva non sapere, essendo il soggetto positivo una persona molto vicina a lui (come emerso dal post di auto-denuncia che lo sfortunato ed incolpevole ragazzo ha pubblicato in data 30 maggio). Per questo, la sua omissione e la sua inerzia amministrativa appaiono ancora più gravi. Una settimana ed oltre passata senza alcun provvedimento è un tempo che questa emergenza sanitaria non permette. Purtroppo, i suoi più stretti collaboratori membri della giunta comunale non hanno preso in mano la situazione né si sono dissociati dalla sua condotta, nonostante i nostri inviti.

Ancor più per una piccola comunità, è intollerabile che la prima figura di tutela della salute pubblica metta a repentaglio la sicurezza dei propri concittadini in modo così consapevole e superficiale. Era così difficile fare le cose in modo trasparente, senza costringere l’interessato a dichiararsi, e senza creare ansie ai cittadini?

Il nostro ruolo ci imponeva di non tacere, soprattutto dopo aver appurato meglio i fatti. Abbiamo pertanto esternato i fatti alle autorità competenti, anche per dissociarsi in maniera assoluta dall’operato di questa maggioranza, mai come in questa occasione. Ed abbiamo inviato in queste ore una richiesta ufficiale di dimissioni spontanee ed immediate da parte del Sindaco, in comune ed in Prefettura.

Ci aspettiamo un passo indietro, un’assunzione di responsabilità sincera, almeno questa volta. Chi mette a rischio la salute di una Comunità, non può avere l’onore di guidarla”.

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