Campobasso

Fu accusato di introdurre droga in carcere, ma l’Appello annulla il reato e riduce la pena

In primo grado, col rito abbreviato, era stato condannato a tre e mezzo di reclusione.

L’uomo, un 47enne di Roma, era stato arrestato dopo che un testimone che stava attraversando via Cavour, a Campobasso, aveva segnalato al 113 di averlo visto lanciare al di là delle mura del carcere, un pacchetto. Quindi scattò il controllo: fermato all’altezza della stazione ferroviaria fu sottoposto ad una perquisizione che diede esito positivo perché addosso portava 400 grammi di hascisc.

Da qui l’arresto con l’aggravante di quella testimonianza che lo indicava quale responsabile del lancio di droga all’interno della casa di reclusione. E la relativa condanna anche per quei fatti.

L’avvocato Fabio Del Vecchio, ha invece impugnato davanti alla Corte d’Appello quella sentenza riuscendo ad ottenere l’esito della riduzione della pena a due anni e due mesi.

I giudici di secondo grado, infatti, non hanno ritenuto il 47enne responsabile di aver introdotto droga all’interno del carcere non essendoci al riguardo prove oggettive dei fartti ma è stato condannato soltanto per la detenzione dei 400 grammi di hascisc.

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