Le reazioni dopo il flop

Disastro click day. Imprese pensano a class action, opposizioni contro Toma

I rappresentanti delle imprese e le opposizioni in Consiglio regionale (Pd e M5S) si scagliano contro il governo regionale: nel mirino il presidente Toma e l'assessore Cotugno, oltre al vertice di Molise Dati Tondi.

Poco dopo le 16 di questo pomeriggio il sito Mosem è tornato a funzionare regolarmente. Era andato in tilt questa mattina (12 giugno), nel giorno dell’atteso click day. Migliaia di imprese erano pronte a presentare la domanda per accedere ai finanziamenti stanziati dopo l’emergenza legata al lockdown e al covid-19, salvo poi dover fare i conti con i problemi della piattaforma informatica gestita da Molise Dati, società in house della Regione Molise.

Un blocco ampiamente previsto, tanto è vero che nei giorni scorsi da diverse parti (compreso l’Ordine dei commercialisti di Isernia e Termoli) era stato chiesto al presidente Donato Toma di prorogare i termini proprio per le difficoltà già riscontrate a caricare la documentazione sul sistema informatico.

Che stamattina ha fatto flop: tantissimi professionisti e piccole imprese sono rimaste fuori dalla possibilità di accedere ai finanziamenti per risollevare le proprie attività economiche. Ecco perchè si sono scatenate le reazioni di rabbia, sui social innanzitutto. Diversi imprenditori hanno contattato pure la nostra redazione per sfogare la loro rabbia: “E’ una vergogna. Lavoriamo con serietà e abbiamo bisogno di questi fondi per continuare l’attività.”, le parole di Mariassunta Palazzo del ristorante ‘Miseria e nobilità’ di Campobasso.

Anche Confcommercio Molise ha raccolto decine e decine di lamentele e la rabbia degli imprenditori che come immaginavamo e avevamo abbondantemente annunciato, hanno incontrato tutta la difficoltà del malfunzionamento della piattaforma Mosem. L’associazione sta preparando un’azione legale e ha già contattato gli avvocati Giuliano Di Pardo e Gianluca Pescolla “per tutelare sia chi verrà penalizzato dalle modalità scelte, sia chi baciato dalla fortuna, riuscirà a beneficiare del contributo”, ha annunciato il presidente Paolo Spina.

Stesso discorso per i titolari di aziende agricole che hanno segnalato il disservizio alla Coldiretti che denuncia: “Complice la inefficienza del sito Mosem sono definitivamente infrante le speranze di migliaia di imprenditori di poter accedere ai contributi a fondo perduto necessari a compensare i mancati fatturati conseguenti alla crisi sanitaria Covid-19.

La maggioranza degli imprenditori, pazientemente seduti dinanzi al proprio computer, molto prima dell’orario previsto, per collegarsi al sito gestito da Molise Dati, e procedere alle 10 all’invio della richiesta, si sono visti impossibilitati addirittura ad accedere al sito, oppure, dopo esserci riusciti, sono rimasti bloccati sulla pagina o, peggio, sono stati “buttati” fuori dal sito”.

Pure il giudizio di Coldiretti è negativo: “Già il metodo del click day è di per se mortificante; per un imprenditore od un cittadino che possieda tutte le condizioni necessarie a poter fruire di un beneficio, è veramente umiliante vedersi sbattere in faccia la porta per motivi “tecnici””.

 

Disappunto viene espresso dagli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Molise: “E’ successo quanto già ipotizzato dai medesimi professionisti alcuni giorni fa: la piattaforma Mosem non è stata in grado di assorbire, in tempi ragionevoli, il rilevante flusso di domande presentato infatti sin dal primo minuto in cui era possibile inoltrare le domande il sistema Mosem risultava non raggiungibile”. E quindi “centinaia di professionisti sono stati pertanto costretti a tentare innumerevoli volte e per intere ore l’invio delle pratiche riuscendo solo in tarda mattinata ad inoltrarle con la “consapevolezza” che probabilmente tutto questo lavoro non porterà, se non a pochi fortunati, al tanto pubblicizzato contributo a fondo perduto”.

 

Ovviamente la bufera sul click day non poteva non scatenarsi anche a livello politico. Pd e 5 Stelle hanno accusato duramente il presidente della Regione. Micaela Fanelli ha depositato una interrogazione urgente, mentre il gruppo dei dissidenti di centrodestra ha chiesto il repulisti dei vertici di Molise Dati dopo la clamorosa figuraccia rimediata dalla Regione.

Click day flop, sistema Mosem irraggiungibile: imprenditori furiosi. Si scatena la fronda anti Toma: “Vertici Molise Dati si dimettano”

 

Nel pomeriggio si fanno sentire anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: “Il fallimento del click day stravoluto dai vertici della Regione Molise porta varie firme. E varie solo le responsabilità del flop. Quella tecnica di Giuseppe Tondi, presidente di Molise Dati; quella politica del governatore Toma, che lo ha nominato e che ha puntato sulla corsa al click; quella, se vogliamo, istituzionale dell’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Cotugno, che ha pensato bene di scomparire anche in questi giorni di difficoltà per migliaia di imprenditori e professionisti molisani. Il gran giorno delle piccole e medie imprese regionali in difficoltà e in attesa di finanziamenti post emergenza, infatti, si è tramutato in uno stillicidio per tanti molisani“.

 

Sbagliata, a detta dei 5 Stelle, la modalità scelta per erogare i finanziamenti: “Legare la sopravvivenza di migliaia di piccole aziende molisane ad un ‘click’ è già di per sé vergognoso e irrispettoso di chi attende fondi per sopravvivere. Figuriamoci farlo in una regione come il Molise”. Quindi, concludono Greco e i pentastellati che porteranno l’argomento in Consiglio regionale, “Tondi, Toma e Cotugno dovrebbero chiedere scusa e dimettersi”.

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Infine le parole al vetriolo del consigliere regionale del Pd Vittorino Facciolla: “Toma non ne azzecca una, neanche per sbaglio. Il flop del Mosem non è altro che l’ennesima cronaca di una morte annunciata.

Ma la colpa non è di Donato Toma, la colpa è di chi lo ha svegliato nottetempo mentre dormiva, per nominarlo Presidente della Giunta regionale. Chi lo ha scelto come Presidente della Regione pur sapendo che non aveva mai avuto nessuna esperienza politica (se non quella di assessore per pochissimo tempo), doveva ben sapere che correva il rischio di abdicare al primato della politica.

Quando si abdica al primato della politica ci si può imbattere in qualcuno che manifesta una insensibilità personale così evidente che anche azioni di rilancio per il nostro Governo diventano il motivo per una distruzione di massa del tessuto e della coesione sociale.

Ed è quello che sta accadendo in queste ore con una manciata di imprenditori che è riuscita a fare domanda per i fondi e una stragrande maggioranza di professionisti e piccole imprese che sono state tagliate fuori da un sistema illogico e delirante quale quello messo in piedi da questo governo regionale e da un sistema informatico completamente inadeguato.

Oggi qualcuno chiede la testa del presidente Toma e del cda di Molise Dati.

Io da tempo immemore chiedo al Presidente di fare qualcosa di utile per questa regione e soprattutto di dire la verità.

Le sue recenti dichiarazioni sull’Ospedale Covid di Larino e la gestione fallimentare del Mosem sono le ultime dimostrazioni dell’incapacità di Toma e rappresentano per lui altre due occasioni perse per dire la verità.

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