di Antonio Andriani
Quei così rispuosero al messaggio,
sul cellulare in breve:
“Parecchio scomoda la mascherina,
per la respirazione tanto greve,
ma paghiamo ‘l pedaggio!”
E l’amico: “Meglio della medicina
La fine par vicina!
Quali anime, avvezze alla sostanza,
da voi, di certo, non me l’aspettavo!”
Il duca: “Son ignavo!
A nome mio, le chiedo perdonanza.
Resteremo a distanza,
ampia, di sicurezza!”
Scrive Dante: “È che non so star fermo,
ammetto la pochezza!”
Repentino, un tilt spenge lo schermo.
Andri190420 Parafrasi = dopo l’intermezzo tennistico, i poeti vorrebbero liberarsi delle mascherine e lo comunicano all’amico preside, proprio colui che gliele aveva donate.
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