Vita in Versi

Vita in versi

Dante e Virgilio di fronte all’ignavia (XVII Canzone)

di Antonio Andriani

 

Quei così rispuosero al messaggio,

sul cellulare in breve:

“Parecchio scomoda la mascherina,

 

per la respirazione tanto greve,

ma paghiamo ‘l pedaggio!”

E l’amico: “Meglio della medicina

 

La fine par vicina!

 

Quali anime, avvezze alla sostanza,

da voi, di certo, non me l’aspettavo!”

Il duca: “Son ignavo!

 

A nome mio, le chiedo perdonanza.

Resteremo a distanza,

ampia, di sicurezza!”

 

Scrive Dante: “È che non so star fermo,

ammetto la pochezza!”

Repentino, un tilt spenge lo schermo.

 

Andri190420 Parafrasi = dopo l’intermezzo tennistico, i poeti vorrebbero liberarsi delle mascherine e lo comunicano all’amico preside, proprio colui che gliele aveva donate.

 

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