Tutti per il vietri

Centro Covid a Larino, è quasi fatta. 118 sindaci sfidano la Regione: plebiscito dai Comuni, la proposta sarà messa ai voti

118 sindaci molisani hanno sottoscritto il documento del sindaco di Larino Pino Puchetti per dire sì al Vietri Covid-Hospital. Intanto il 15 giugno, due giorni prima della data in cui andrà inviato il progetto candidato al Ministero della Salute, ci sarà un Consiglio regionale monotematico sul tema. Palla dunque alla Regione

Se non è un plebiscito poco ci manca. 118 sindaci dei complessivi 136 comuni molisani hanno apposto il proprio nome e cognome per sostenere la proposta del Covid-hospital al Vietri di Larino. Un consenso quasi unanime e trasversale (sia geograficamente che politicamente) alla proposta ideata dal Commissario alla Sanità Giustini e che è ora ‘capeggiata’ dall’Amministrazione di Larino. La sensazione è che si tratti della ‘volata’ finale di una corsa che sembrerebbe già vinta.

Pino puchetti don gianfranco de luca

Basta guardare la lunga lista di Comuni (e sindaci) in calce al documento (sotto riportati) del sindaco Pino Puchetti per capire quanto, da est ad ovest in regione, il progetto piaccia. Non è solo il Basso Molise a sponsorizzare il Vietri-centroCovid. Sono tanti i ‘campanili’ del Molise Centrale e finanche dell’Alto Molise a propendere per una scelta che di fatto è alternativa ad una ed una sola: quella del Cardarelli di Campobasso. Sono praticamente la totalità dei Comuni molisani e si fa prima ad enumerare quelli che mancano all’appello: sono meno di venti e tra questi spicca l’assenza di Isernia, Venafro e Pozzilli. Mancano poi Bojano ed Agnone ma il motivo è di altra natura: si tratta di Comuni commissariati al momento sprovvisti di sindaci.

Per il resto ci sono un po’ tutti, compreso il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina, che da tempo sta sostenendo la ‘battaglia’ di molti primari del Cardarelli che chiedono con forza il ripristino della normale funzionalità dell’ospedale. Conditio sine qua non: la fine della promiscuità tra pazienti Covid e non Covid che, a detta di molti, starebbe pregiudicando l’ordinaria attività di molti reparti e dunque la salute di molti, troppi, pazienti.

Nel documento reso pubblico dal primo cittadino del centro frentano vengono ripercorsi tutti i motivi a favore della scelta del Vietri. In primis: “La sanità molisana ha subito negli ultimi decenni continui tagli alla rete ospedaliera che hanno penalizzato l’erogazione quali-quantitativa delle prestazioni, mettendo a repentaglio il rispetto dei livelli essenziali di assistenza. L’istituzione di un centro covid-19, esclusivamente dedicato a tale finalità nella regione Molise, rappresenterebbe senza dubbio un’inversione di tendenza per l’intero sistema sanitario regionale”;  e ancora “L’utilizzo di un’unica struttura destinata ad entrambe le attività (il Cardarelli, ndr) ha generato delle problematiche organizzative in Molise, come in tutta Italia, tra l’altro, evidenziate nella circolare del Ministero della Salute del 4 marzo 2020 con la quale si sottolinea che l’ospedale misto risulta ingestibile e fortemente penalizzante per tutte le altre attività di cura dei pazienti e del personale ospedaliero”.

Vietri centro Covid e Infettive, il commissario Giustini avvia l’iter. Il sindaco di Larino scrive ad Arcuri: “È ospedale moderno, ha anche l’iperbarica”

Dunque l’excursus sull’iter: la proposta di Puchetti sottoscritta da oltre 100 sindaci molisani per separare le strutture ospedaliere Covid e non; la mozione approvata (il 6 aprile) dal Consiglio regionale che impegnava il presidente Toma ad attivarsi per la nuova destinazione del nosocomio di Larino; la proposta in merito del Commissario Giustini inviata ai vertici Asrem e della Regione; la comunicazione – e il sostegno – del Ministero della Salute alla proposta Vietri-Covid hospital nonché centro interregionale per le Malattie infettive. E poi, come anticipato, il ‘benestare’ del sindaco del capoluogo e dei primari dell’ospedale Hub molisano. Questi ultimi in particolare evidenziavano “i potenziali rischi d’inquinamento di pazienti non-covid con quelli affetti dal covid, nonché la presenza di un unico reparto di rianimazione utilizzato per pazienti Covid con conseguente impossibilità di destinarlo ai pazienti con altre patologie”.

La battaglia trasversale per il Vietri centro Covid può iniziare. “Momento storico, non perdiamo quest’occasione”

Poi una ‘sfilza’ di appoggi: oltre a quello dell’intero Consiglio comunale di Larino, sono arrivati quelli di onorevoli (come Antonio Federico ed Ortis del M5s); della Diocesi di Termoli-Larino con il vescovo De Luca che sul tema ha voluto una apposita conferenza stampa; di comitati ed associazioni nonché dei cittadini del territorio, che sabato 6 giugno sono scesi ‘in piazza’, o meglio davanti alla struttura frentana ‘declassata’ ormai a semplice ospedale di comunità.

La struttura, appunto. È anche questo che ha ‘convinto’ i sindaci al progetto: un edificio moderno, di recente costruzione ad elevati standard di sicurezza, anche sismici. E poi “la sua favorevole ubicazione geografica che dista pochi chilometri (circa 20 Km) dall’arteria autostradale A14, a pochi chilometri dall’importante arteria stradale S.S. 16 e ben collegata con le strade regionali S.S. 647 e S.S. 87”. Una struttura, inoltre, con una superficie di oltre 3mila metri quadrati, con circa 150 posti letto dotati di ossigenoterapia e aspiratori predisposti, con 6 sale operatorie di cui una funzionante. Una nota anche sui servizi presenti: “radiologia in assenza di TAC; punto prelievi; ambulatori di cardiologia, di endoscopia, per le ulcere, di chirurgia e oculistica; poliambulatorio specialistico; centro antidiabetico; dialisi”. C’è anche un altro aspetto che viene sottolineato: l’ospedale è “diviso in aree disponibili per oltre 1000 mq ciascuno, che a loro volta sono ulteriormente divisibili in 3 moduli autonomi” e con un ingresso separato dalle attività erogate dall’ospedale di comunità.

Ultimo, ma non ultimo, la presenza di una camera iperbarica, di riferimento interregionale, “che alla luce delle ultime ricerche, in assenza di vaccino, rappresenta attraverso l’ossigenoterapia iperbarica una valida cura per contrastare il virus covid-19”.

 

Vi abbiamo raccontato della lotta intestina in seno all’Asrem, l’unico vero ostacolo incontrato sin qui al progetto. Intanto oggi 9 giugno un altro passo è stato compiuto. Il 15 giugno il Consiglio regionale tornerà a discutere sul tema, in una seduta monotematica voluta dal Pd. La notizia è salutata con soddisfazione dal consigliere Vittorino Facciolla: “Siamo soddisfatti di questo importante risultato per due motivi: il primo è che da mesi (e siamo stati i primi) sosteniamo che realizzare l’ospedale Covid a Larino significa poter creare un importante centro interregionale per le malattie infettive che sarà sicuramente motore per l’economia del nostro territorio, il secondo motivo è che finalmente si torna a discutere in Consiglio regionale di temi fondamentali per tutti i cittadini molisani come quello della Sanità e si torna a farlo con una prospettiva programmatica e concreta”. Ha tutte le sembianze di una battaglia politica. A metà mese il responso.

 

Di seguito la lista completa dei firmatari:

Larino – Giuseppe Puchetti

Campobasso – Roberto Gravina

Termoli – Francesco Roberti

Acquaviva Collecroce – Francesco Trolio

Acquaviva D’Isernia – Francesca Petrocelli

Baranello – Marco Maio

Belmonte del Sannio – Anita Di Primio

Bonefro – Nicola Giovanni Montagano

Busso – Michele Palmieri

Campochiaro – Simona Valente

Campodipietra – Giuseppe Notartomaso

Campolieto – Annamaria Palmiero

Campomarino – Piero Donato Silvestri

Capracotta – Candido Paglione

Carpinone – Pasquale Colitti

Casacalenda – Sabrina Lallitto

Casalciprano – Eliseo Castelli

Castelbottaccio – Nicola Marrone

Castellino del Biferno – Enrico Fratangelo

Castelmauro – Flavio Boccardo

Castelpetroso – Michela Tamburri

Castelpizzuto – Carla Caranci

Castel San Vincenzo – Marisa Margiotta

Castropignano – Nicola Scapillati

Cercemaggiore – Gino Donnino Mascia

Cercepiccola – Michele Nardacchione

Cerro al Volturno – Remo Di Ianni

Chiauci – Alessandro Di Lonardo

Civitacampomarano – Paolo Manuele

Civitanova del Sannio – Roberta Ciampittiello

Colle D’Anchise – Carletto Di Paola

Colletorto – Cosimo Damiano Mele

Colli a Volturno – Emilio Incollingo

Duronia – Michelino D’Amico

Ferrazzano – Antonio Cerio

Filignano – Federica Cocozza

Forli del Sannio – Roberto Calabrese

Fossalto – Saverio Nonno

Frosolone – Felice Ianiro

Gambatesa – Carmelina Genovese

Gildone – Nicola Vecchiullo

Guardialfiera – Vincenzo Tozzi

Guardiaregia – Fabio Iuliano

Guglionesi – Mario Bellotti

Jelsi – Salvatore D’Amico

Limosano – Angela Amoroso

Lucito – Giovanni Marasca

Lupara – Pasqualino Morinelli

Macchia Valfortore – Gianfranco Paolucci

Macchia D’Isernia – Giovanni Martino

Macchiagodena – Felice Ciccone

Mafalda – Giacomo Matassa

Matrice – Arcangelo Lariccia

Mirabello – Angelo Miniello

Miranda – Marco Ferrante

Molise – Domenico Cirelli

Monacilioni – Michele Turro

Montagano – Giuseppe Tullo

Montaquila – Marciano Ricci

Montecilfone – Giorgio Manes

Montefalcone nel Sannio – Riccardo Vincifori

Montelongo – Nicolino Macchiagodena

Montemitro – Sergio Sammartino

Montenero di Bisaccia – Nicola Travaglini

Monteroduni – Custode Russo

Montorio nei Frentani – Nino Pellegrino Ponte

Morrone del Sannio – Antonio Domenico Colasurdo

Oratino – Roberto De Socio

Palata – Maria Di Lena

Pesche – Ido De Vincenzi

Pescopennataro – Carmen Carfagna

Petacciato – Roberto Di Pardo

Petrella Tifernina – Alessandro Amoroso

Pettoranello del Molise – Andrea Nini

Pietrabbondante – Antonio Di Pasquo

Pietracatella – Luciano Pasquale

Pietracupa – Camillo Santilli

Pizzone – Letizia Di Iorio

Portocannone – Giuseppe Caporicci

Provvidenti – Salvatore Fucito

Riccia – Pietro Testa

Ripabottoni – Orazio Civetta

Ripalimosani – Marco Giampaolo

Roccamandolfi – Giacomo Lombardi

Roccasicura – Fabio Milano

Roccavivara – Franco Antenucci

Rocchetta a Volturno – Teodoro Santilli

Rotello – Michele Miniello

Salcito – Giovanni Galli

San Biase – Isabella Di Florio

San Felice del Molise – Fausto Bellucci

San Giacomo degli Schiavoni – Costanzo Della Porta

San Giovanni in Galdo – Domenico Credico

San Giuliano del Sannio – Angelo Codagnone

San Giuliano di Puglia – Giuseppe Ferrante

San Martino in Pensilis – Giovanni Di Matteo

San Massimo – Alfonso Leggieri

San Pietro Avellana – Francesco Lombardi

San Polo Matese – Tonino Spina

Sant’Agapito – Giuseppe Di Pilla

Sant’Angelo del Pesco – Nunziatina Nucci

Sant’Angelo Limosano – William Ciarallo

Sant’Elena Sannita – Giuseppe Terriaca

Sant’Elia a Pianisi – Biagio Faiella

Santa Croce di Magliano – Alberto Florio

Santa Maria del Molise – Costantino Kniahynicki

Scapoli – Renato Sparacino

Sepino – Paolo Pasquale D’Anello

Sesto Campano – Luigi Paolone

Spinete – Michele Di Iorio

Tavenna – Paolo Cirulli

Torella del Sannio – Antonio Lombardi

Toro – Roberto Quercio

Trivento – Pasquale Corallo

Tufara – Gianni Di Iorio

Ururi – Raffaele Primiani

Vastogirardi – Luigino Rosato

Vinchiaturo – Luigi Valente

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