Trasporti

Campobasso-Termoli: si lavora per riattivare la ferrovia, ma manca l’accordo per i treni. E l’elettrificazione è lontana

Secondo il cronoprogramma Rfi dovrebbe concludere i lavori di ripristino della tratta ferroviaria da Campobasso a Termoli entro l'estate. Ma la Regione non ha ancora trovato l’accordo con Trenitalia per i mezzi. Nei progetti futuri c’è l’elettrificazione, ma occorrono circa 60 milioni

Se tutto va bene si tornerà a viaggiare in treno da Campobasso a Termoli e viceversa entro l’estate. Rfi, da cronoprogramma, dovrebbe concludere i lavori di ripristino della linea entro fine luglio, ma poi serve un accordo fra Regione e Trenitalia per avere i treni. Ad oggi infatti la firma nero su bianco non c’è.

La buona notizia è che da qualche settimana Rete Ferroviaria Italiana sta lavorando per rimettere in sesto la linea ferroviaria di collegamento fra i due principali centri del Molise. La tratta è stata abbandonata da oltre 5 anni, con una decisione che si è rivelata miopie sia per motivi di viabilità, dato che la Bifernina è disseminata di cantieri e semafori e dopo il terremoto 2018 i viadotti sul Liscione non lasciano tranquilli, ma anche per motivi di mobilità ed ecologia. Mentre mezzo mondo investe sui trasporti pubblici, in Molise si è fatto il contrario.

Lavori che si stanno concentrando sull’area frentana, da dove Vivi Larino rivela che “dopo i controlli agli automatismi meccanici, sono stati effettuati in questi giorni i lavori di sfalcio d’erba e taglio di arbusti che impediscono il transito alle famose ‘’littorine’” – scrive Vivi Larino non senza ironia -. Finiscono qui le buone notizie, ci giunge voce che la Regione Molise nella persona del Presidente Toma titolare della delega ai trasporti non ha ancora ufficializzato il contratto con Trenitalia per garantire la prestazione entro la metà di luglio 2020, così come dichiarato dall’ex assessore ai trasporti Niro”.

Di recente infatti l’assessore regionale Vincenzo Niro aveva annunciato l’intenzione di riaprire la tratta. Ora che la delega ai Trasporti gli è stata tolta, l’assessore può rispondere solo in virtù di delegato alle Infrastrutture. “Prima del covid-19 la consegna dell’opera da parte di Rfi era prevista a metà luglio. Penso che per la fine del mese, al massimo ai primi di agosto, i lavori saranno finiti”. Ma con l’infrastruttura rimessa in sesto, serviranno i treni.

binari termoli campobasso

E i mezzi sono di Trenitalia. “Con la quale c’era un accordo verbale per la messa in esercizio” assicura Niro. Col cambio di assessore, bisognerà ridiscutere l’accordo. La palla è in mano al presidente Donato Toma, da poco anche assessore ai Trasporti.

“Speriamo di non perdere un’altra occasione utile per garantire al territorio e ai tanti pendolari di fruire di un servizio indispensabile e sicuro dell’unica rete ferroviaria molisana, alternativa alla martoriata ed insicura Bifernina” il commento di Vivi Larino.

Nella speranza che l’accordo non tardi oltre l’estate, non c’è da ipotizzare un grosso miglioramento nei collegamenti Campobasso-Termoli, che oggi viene assicurato in pullman. Per altro se si cerca di prenotare una corsa in treno dal capoluogo alla costa molisana per il prossimo agosto, il sito di Trenitalia fornisce un’unica possibilità: l’autobus sostitutivo.

Stazione e treni

Ma anche con la riattivazione del trasporto su ferro i tempi di percorrenza non potranno essere ridotti di molto, visto che la linea non è elettrificata e i mezzi a disposizione saranno verosimilmente a gasolio o metano. Un po’ come successo per l’arcinoto treno Campobasso-Roma del famigerato Binario 20 bis, il rischio di viaggi della speranza è reale.

Solo l’elettrificazione rappresenterà il vero punto di svolta per velocizzare la percorrenza e rappresentare una vera alternativa al viaggio in auto sulla Bifernina. “L’abbiamo richiesta ed è compresa nel piano di valutazione di Rfi per tutta la tratta da Matrice a Termoli. La valuterà il comitato di programmazione di Rfi per il 2021-2022” afferma Niro. Ma servono parecchi soldi, almeno 60 milioni di euro. Convincere le Ferrovie dello Stato ad aprire i cordoni della borsa non sarà semplice.

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