Distanziamento e mascherine

Locali aperti, col week end crescono i timori di assembramenti. Montenero chiude i bar alle 21, Guglionesi alle 22

Il fine settimana che inizia stasera 22 maggio sarà il primo con bar e ristoranti di nuovo aperti dopo oltre due mesi di confinamento. Dopo le diffide dei giorni scorsi si moltiplicano segnalazioni di assembramenti e cresce il timore che siano occasione di nuovi contagi. Dopo San Martino e l’ordinanza che chiude tutto alle 23, a Montenero il sindaco ordina la chiusura dei bar alle 21 e a Guglionesi alle 22.

È il primo fine settimana con una parvenza di normalità da oltre 70 giorni. Ristoranti e bar sono aperti, almeno quelli che hanno voluto ricominciare subito dopo il confinamento dovuto all’emergenza coronavirus. E coi locali aperti, il rischio di assembramenti è dietro l’angolo. Le foto comparse su giornali e social in questi giorni, soprattutto a Campobasso ma anche a Campomarino, fanno temere che soprattutto le persone, specie quelle più giovani, possano trasgredire alle note regole del distanziamento fisico e dell’uso della mascherina in luoghi chiusi o dove è impossibile garantire il distanziamento necessario.

Si spiegano così anche le ordinanze di alcuni sindaci. A Guglionesi Mario Bellotti ha disposto la chiusura dei locali alle ore 22, “a tutela della salute dei cittadini”. La temporanea limitazione dell’orario vale per “attività economiche e produttive, Bar e Pub, Gelaterie e Yogurterie ed esercizi affini”.

Ancora più restrittiva la scelta a Montenero di Bisaccia di Nicola Travaglini, che ha disposto la chiusura dei bar del paese alle 21 per togliere qualsiasi possibilità di ritrovo nei locali dopo cena.

“Questa mattina ho incontrato una rappresentanza dei proprietari dei bar presenti del nostro paese – ha scritto Travaglini su Facebook -, al fine di poter affrontare con loro le problematiche legate alla riapertura al pubblico di questi esercizi pubblici in una fase che, comunque, vede ancora alcune restrizioni finalizzate ad arginare il contagio da Covid-19.

Ho avuto modo di ascoltare le problematiche di ognuno attraverso un colloquio cordiale e costruttivo, finalizzato alla ricerca di soluzioni comuni per poter gestire i possibili pericoli legati ad un abbassamento della guardia rispetto alle disposizioni a cui tutti noi dobbiamo ancora attenerci.

A poca distanza di tempo dalla fine dell’incontro, al quale hanno preso parte anche il Responsabile del Settore Vigilanza Rossano Giannetti e l’assessore Pasqualino D’Ascenzo, ho firmato un’ordinanza con la quale ho disposto, con decorrenza immediata e fino al giorno 3 giugno 2020, che i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande, con particolare riferimento ai bar, osservino l’orario di chiusura alle ore 21”.

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Un provvedimento forte, che sicuramente provocherà i mugugni di qualcuno. “Ovviamente è utile ricordare che i titolari dei bar hanno una gran voglia di ricominciare e di proseguire nel migliore dei modi la loro attività, ma è anche fondamentale che gli avventori rispettino le regole ormai note a tutti, a partire dal divieto di assembramento.

Ai clienti dico quindi di rispettare quanto viene detto loro dai gestori di questi esercizi pubblici e di rispettare tutte le prescrizioni utili ad evitare un possibile contagio, anche perché in caso di violazione sarebbero proprio i titolari dei bar a rimetterci, in quanto potrebbero vedersi chiudere la propria attività.

Rispetto reciproco, quindi, per compiere un ulteriore passo in avanti verso l’uscita dall’emergenza”.

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L’ordinanza di Montenero segue di 24 ore quella di San Martino in Pensilis. Lì il sindaco Gianni Di Matteo ha ordinato la chiusura di tutti i locali pubblici, quindi anche i ristoranti, alle 23, compreso il servizio da asporto. Ha inoltre vietato che nei locali si possa giocare a carte o alle slot machine.

La guardia è alta per gli amministratori comunali. Le immagini circolate nei primi giorni dopo le riaperture hanno destato clamore. Nella giornata di ieri si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per quanto riguarda il territorio costiero molisano. Oltre ai provvedimenti riguardo il focolaio rom e l’imminente stagione balneare è emerso che ci saranno maggiori controlli delle varie forze dell’ordine. Per chi sgarra si parla di chiusura dell’attività per 30 giorni come sanzione.

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Era stato proprio il Ministero dell’Interno nelle scorse ore ad annunciare più controlli delle forze dell’ordine. Attualmente il Viminale ha previsto sanzioni per i clienti e per i gestori dei bar e dei ristoranti che non rispetteranno le regole con multe da 400 fino a 3mila euro e licenza sospesa per i locali.

A Campobasso sono già scattate le diffide da parte della Polizia per tre locali della città, una sorta di ultimo avviso prima di un provvedimento ben più pesante. I gestori dei locali per altro sono stati convocati per una riunione in Questura che dovrebbe avvenire all’inizio della prossima settimana.

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