L'ex consigliere regionale

Tedeschi: “Concretizzare lavoro su Reddito di Residenza e ospedale Venafro”

Concretizzare il progetto del Reddito di Residenza Attiva, passato in secondo piano durante l’emergenza coronavirus, ma capace lo scorso autunno di far parlare molto del Molise.

È una delle richieste avanzate dall’ormai ex consigliere regionale Antonio Tedeschi, di recente defenestrato dalla maggioranza per via dell’abolizione della surroga degli assessori regionali.

“Il Tar Molise ha rinviato al prossimo 27 maggio la trattazione del ricorso che ho presentato, insieme al collega Scarabeo, allo scopo di dimostrare quelle che riteniamo essere illegittimità compiute nell’iter che ha portato alla nostra estromissione dal Consiglio regionale” ricorda Tedeschi.

Ma intanto la vita amministrativa va avanti e Tedeschi teme di veder accantonate le sue battaglie politiche. “Nel frattempo, il mio pensiero corre ai numerosi progetti messi in cantiere e che, seppure al momento fuori dal Consiglio regionale, non posso e non voglio abbandonare. Primo fra tutti quello inerente l’accordo di confine tra le Regioni Molise e Campania per la riattivazione dell’ospedale SS. Rosario di Venafro, per il quale mi sono battuto con tutte le mie forze. Un progetto concreto, il cui successo rappresenterebbe una svolta storica per la struttura venafrana, garantendone un futuro certo. Ormai inserita nel nuovo Programma Operativo, con il placet del Commissario ad acta per la Sanità, la proposta progettuale che prevede il ripristino di Pronto Soccorso, Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Anestesia e ben 86 posti letto in totale, sarà presto al vaglio del tavolo tecnico romano per la valutazione finale. Siamo in dirittura d’arrivo, manca l’ultimo sprint per il quale mi auguro di poter contare sul sostegno delle amministrazioni comunali coinvolte, dei Comitati e, naturalmente, delle istituzioni regionali. Chiedo a tutti loro di battersi per il raggiungimento di un risultato atteso da migliaia di cittadini”.

Tedeschi afferma inoltre di auspicare che “possano essere portate avanti le azioni che ho intrapreso in materia di tutela ambientale, con particolare riguardo alla lotta contro la realizzazione della centrale turbogas di Presenzano, la cui installazione rappresenterebbe il vero e proprio colpo di grazia per il territorio e per i cittadini della Piana di Venafro, già sufficientemente provati dalla presenza di altri simili stabilimenti in quell’area. Confido inoltre in uno scatto di dignità da parte della Regione Molise nell’affermare il proprio ruolo all’interno dell’Ente Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. Un atto dovuto ai cinque Comuni del versante molisano con i quali, negli ultimi due anni, ho collaborato ad un progetto di rilancio che, spero, possa trovare applicazione”.

Infine Tedeschi ricorda una delle “iniziative che maggiormente mi ha reso fiero ed orgoglioso di rappresentare la nostra terra. Quella creatura che sento mia e che ha acceso i riflettori dell’intero pianeta sulla nostra piccola e meravigliosa regione. Parlo, naturalmente, del Reddito di Residenza Attiva. I termini per la presentazione delle domande sono scaduti lo scorso novembre. Sono trascorsi sei mesi, la Commissione per la valutazione dei progetti è stata costituita”.

Da tempo però chi ha presentato domanda aspetta una risposta che tarda ad arrivare. Considerando che un piano finanziario si basa anche su tempistiche certe, e considerando anche i cambiamenti apportato dal Covid-19, sarebbe necessario sapere che intenzioni ha la Regione Molise.

Reddito di Residenza Attiva, oltre 600 i progetti presentati. Ma solo il 10 per cento verrà finanziato

“Chiedo ora di concretizzare il lavoro fatto nel rispetto delle centinaia di persone che, da tutto il mondo, hanno sviluppato un progetto imprenditoriale per trasferirsi in Molise e contribuire allo sviluppo dei nostri piccoli borghi e al rilancio della nostra economia. Confido – conclude l’ex consigliere regionale – nel buon senso della nostra classe dirigente, nell’amore per la propria terra, lo stesso che ha mosso i miei passi all’interno del Consiglio regionale e continua ad animare le mie giornate fuori da esso”.

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